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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Posabar e Ticiporto, Rubini (AIC): «Si trovi una soluzione, Ancona non può morire»

Così Francesco Rubini, capogruppo Altra Idea di Città

«Quello che sta accadendo alla nostra città sul fronte dell’intrattenimento serale e notturno assomiglia ogni giorno di più ad un incubo. Dalla chiusura del mamare al passetto risalente all’estate scorsa, passando per le numerose feste annullate durante l’inverno, la surreale vicenda del Pippo Bar, fino ai fatti più recenti riguardanti il Posa Bar, impossibilitato a fare musica e serate, e il Ti Ci Porto, anch’esso imbottigliato dentro il vortice assassino della burocrazia». Così Francesco Rubini, capogruppo Altra Idea di Città. 

«Tutto questo malgrado l’impegno profuso con il comitato “SpingiAmo Ancona” e il lavoro di buona parte del consiglio Comunale anconetano che ha tentato in tutti i modi di fare proposte e stimolare un sussulto più che mai necessario. Evidentemente però la situazione non è cambiata ed anzi sembra peggiorare con l’ingresso dell’estate. Il rischio, ogni giorno più reale, è che la città sprofondi definitivamente nella rassegnazione spingendo giovani e meno giovani a recarsi lontano, nei tratti costieri a sud e a nord del capoluogo. L’invito alle istituzioni e alle autorità è dunque, ancora una volta, quello di provare a fare fronte comune dialogando e collaborando vicendevolmente affinché si possa tornare ad una situazione di normalità in grado di offrire a questa città ed ai suoi cittadini l’offerta culturale e di intrattenimento che un capoluogo meriterebbe. Se, diversamente, il mito della sicurezza dovesse diventare definitivamente una scusa per reprimere ed impedire ogni forma di manifestazione pubblica serale, la città sprofonderebbe in un triste silenzio».

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