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Terremoto, il senatore bacchetta Ceriscioli: «È da asilo»

In risposta alle dichiarazione del governatore che si è detto pronto a impugnare il Dl Emergenze davanti alla Corte costituzionale

«Suscitano sgomento le parole del governatore delle Marche Luca Ceriscioli, che si è detto pronto a impugnare il Decreto Emergenze se non verrà ripristinata l'intesa con le Regioni su materie concorrenti per la ricostruzione post terremoto. Una presa di posizione da asilo Mariuccia, in primis perché lo stesso presidente si era espresso positivamente sul decreto e in secondo luogo perché a parlare è la stessa persona che si è rifiutata di sedersi al tavolo col nuovo commissario per la ricostruzione. Basta strumentalizzazioni: i cittadini che vivono nei comuni interessati dal sisma esigono serietà». Così Mauro Coltorti, senatore jesino del Movimento 5 Stelle e presidente della commissione Lavori Pubblici del Senato, sulle recenti dichiarazioni del governatore regionale Luca Ceriscioli.

Il presidente delle Marche si era detto pronto a impugnare il Dl Emergenze per ripristinare l'intesa con le Regioni.  «Se coi governi Renzi e Gentiloni - prosegue Coltorti - si è creato un corto circuito totale tra stato centrale e regioni è anche per l'atteggiamento "ponziopilatesco" assunto da Ceriscioli e dai governatori di Umbria, Lazio e Abruzzo. Sperpero evitabile di denaro pubblico e ricostruzione al palo: il bilancio di questi due anni è sotto gli occhi di tutti, e le giunte regionali hanno giocato un ruolo decisivo nel protrarre l'impasse. Se il presidente marchigiano invece di essere collaborativo vuole insistere col volersi portare via il pallone con continui infantili capricci, faccia pure. Noi però andremo avanti, perché di tempo ne è stato perso tanto e chi vive nel cratere sismico vuole vedere cantieri che si aprono, non ascoltare polemiche politiche trite e ritrite».

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