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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Biogas: il TAR accoglie il ricorso contro la centrale di Camerata Picena

Terre Nostre: “Un importante risultato per i cittadini, per il comitato locale, anch'esso aderente a Terre Nostre Marche, e per il sindaco di Camerata che ha espresso in tutte le sedi la propria contrarietà”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

“Con la sentenza 559/2013 il TAR Marche ha accolto il ricorso contro la centrale biogas di Camerata Picena (AN) di proprietà della ditta Sviluppo Agroalimentari Italia 2007 S.r.l.

Motivazione principale: le conseguenze della sentenza della Corte Costituzionale 93/2013 con la quale viene cassata la famigerata Legge Regionale 3/2012 nella parti in cui che escludeva questi impianti da Verifica di Assoggettabilità a Valutazione di Impatto Ambientale (Screening) e conseguentemente, dalla stessa Valutazione di Impatto Ambientale (VIA).

Così si legge, in maniera inequivocabile nella sentenza del TAR Marche: “Ne consegue che la sentenza (della Corte Costituzionale, ndr) n. 93/2013 esplica effetti anche al presente giudizio, il che determina l’accoglimento del ricorso nella parte in cui si deduce l’illegittima omessa sottoposizione del progetto per cui è causa a verifica di assoggettabilità a V.I.A.”

Un importante risultato per i cittadini, per il comitato locale, anch'esso aderente a Terre Nostre Marche, e per il sindaco di Camerata che, a differenza di altri, ha da subito espresso in tutte le sedi la propria contrarietà all’impianto ed ha cercato di favorire l'azione dei cittadini e dei comitati che si opponevano alla centrale.

Per questa settimana, tutto è pronto (modulistica, posti di raccolta firme, ecc...) per lanciare, come coordinamento Terre Nostre Marche e come comitati ad esso aderenti, la grande azione di istanza di revoca di tutte le autorizzazioni rilasciate, appunto, senza Screening e senza VIA, sulla base della recente sentenza della Corte Costituzionale, nonchè per l'avvio della istanza di revoca dei relativi contributi pubblici al GSE, come per altro avevamo già preannunciato nella recente audizione avuta in Regione con la Commissione di Indagine sulla vicenda lo scorso 25 giugno.

Finalmente i cittadini avranno la possibilità attiva e concreta di far rimangiare amaramente le sue parole al Presidente Spacca che nell’ottobre sosteneva con inaccettabile arroganza politica "Voi le centrali ve le tenete!".

La sentenza del TAR per la centrale di Camerata Picena non fa che rafforzare ulteriormente quanto come cittadini e comitati abbiamo sempre sostenuto e prodotto agli atti in tutte le sedi competenti, dopo le conferme già avute dalla Consulta e dalla maxi indagine della Procura di Ancona.

Ci appare sempre più chiaro il perché del nervosismo di qualche pezzo da novanta dell'imprenditoria nostrana, recentemente uscito in maniera piuttosto inusuale quanto scomposta con attacchi frontali nei nostri confronti e nei confronti di quei cittadini che si sono battuti contro l'insediamento di queste inaccettabili centrali.

I Diritti incoercibili dei cittadini alla Salute, alla tutela dell'Ambiente e delle loro proprietà vanno rispettati. E se questo non avviene, i cittadini sanno come esigere il loro rispetto.

E' ora che in Regione, ma anche nel resto d'Italia, inizino prima possibile ad entrare in questo ordine di idee....
Seguirà comunicazione in merito alla organizzazione della raccolta firme sulla istanza di revoca delle autorizzazioni e degli incentivi pubblici.”


Per Terre Nostre  Marche
 (Coordinamento regionale di Comitati a tutela dell’Ambiente, della Salute e del Territorio, aderente al Coordinamento nazionale Terre Nostre)

Il Presidente
MASSIMO GIANANGELI

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