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Sversamenti a mare, Falconara caso limite dell’intera costa adriatica

«Nel frattempo si continua a dare messaggi fuorvianti per confondere le idee ai cittadini» ha detto Federici

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

La stagione estiva sta per iniziare e gli operatori balneari stanno tirando a lucido la spiaggia per ricevere al meglio cittadini e turisti, ma il Sindaco ha già emesso due ordinanze per divieto di balneazione a seguito di sversamenti fognari per piogge di modesta intensità (la stagione 2016 si era chiusa con oltre 20 divieti). Mentre si sta discutendo di questioni di dettaglio su chi deve apporre i cartelli in spiaggia per segnalare i divieti o sulla durata degli stessi, si sta perdendo di vista il problema centrale che riguarda l'urgenza degli interventi strutturali sul sistema fognario a mare. Dal 2015, anno in cui è esploso il fenomeno, il nostro Sindaco ha rinunciato a svolgere il ruolo di garante degli interessi della città e di responsabile della salute cittadina per aderire a studi sugli interventi necessari, d'intesa con il Comune di Ancona e con il gestore Multiservizi Spa, che fino ad ora hanno prodotto tanta carta ed ipotesi progettuali avveniristiche, dai tempi biblici, non praticabili per gli alti costi di realizzazione. Nel frattempo si continua a dare messaggi fuorvianti per confondere le idee ai cittadini, dopo aver archiviato l'unico studio concreto di fattibilità fatto da esperti del settore nel lontano 2005, costato alla collettività la somma di € 141.000,00, che prevedeva la realizzazione delle vasche-volano lungo la spiaggia dai costi contenuti (3-4 milioni di €), che avrebbero risolto il problema degli sversamenti nell' 80-90 % dei casi. Il comportamento del Sindaco e della sua Giunta sta creando un danno enorme all'economia e all'immagine della città per il forte impatto ambientale che suscitano i continui divieti a seguito degli sversamenti e per la mancata fruizione della balneazione da parte dei falconaresi e dei turisti. Dopo tre anni di ritardi ed inadempienze è ora che il Sindaco imponga con forza alla Multiservizi di recuperare il progetto delle vasche-volano con i necessari aggiornamenti tecnici, di cui è stato eseguito il primo stralcio sul litorale di Palombina Vecchia negli anni 2010-2011, in quanto è l'unico ragionevolmente realizzabile in due/tre anni. Tutto il resto è perdita di tempo e promesse da marinaio. La spiaggia di Falconara, soggetta allo stillicidio di continui divieti di balneazione ad ogni piccola pioggerella, sta diventando un caso unico lungo tutta la costa adriatica da Venezia a Brindisi. Un primato che sacrifica l'economia e lo sviluppo dell'intero territorio.

Franco Federici Capogruppo PD Falconara

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