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Studentato al Cardeto in commissione, il volume aumenta del 15%: si compatta il fronte del no

Oggi Pomeriggio a Palazzo del Popolo la commissione urbanistica si è riunita per esaminare i dettagli del progetto. Diverse le perplessità emerse

Si chiamano Bow Window e sono, anzi dovrebbero diventare, le finestre delle camere da letto del nuovo studentato del Cardeto. 25 di numero, distribuite su due piani da ricavarsi nell’ex deposito “Derrate Alimentari”. Non semplici vetrate, ma veri e propri ampliamenti d’appartamento che farebbero lievitare di circa il 15% la cubatura del progetto presentato dall’Università Politecnica delle Marche (proprietaria dello stabile). Aumenterà anche la metratura interna dell’ex deposito: 886,50 metri quadrati al piano terra; 777,88 mq al secondo piano oltre agli spazi della copertura. «Servirà il parere del consiglio comunale il prossimo 19 aprile, perché in questo caso si tratta di un progetto non conforme agli strumenti urbanistici» spiega il vicesindaco Pierpaolo Sediari «in caso di parere contrario, la conferenza dei servizi presso il Provveditorato Opere Pubbliche potrebbe decidere di andare avanti con il progetto, che però si presterebbe a eventuali impugnazioni». L’aumento di cubatura influirà anche sulla distanza tra il futuro studentato e altre proprietà comunali, sarà quindi necessaria una variante al piano regolatore. Oggi Pomeriggio a Palazzo del Popolo la commissione urbanistica si è riunita per esaminare i dettagli del progetto. Diverse le perplessità emerse. I temi caldi riguardano l’impatto della futura opera nel contesto del Parco del Cardeto, ma anche i tempi di presentazione del progetto che non avrebbero lasciato spazio ad approfondimenti e discussioni tra Comune e progettisti. E’ lo stesso Pd, precisando che la struttura è vincolata dalla Soprintendenza, a chiedere alla Politecnica di «tenere conto della compatibilità ambientale della struttura nel progetto definitivo, magari senza utilizzare colori sgargianti» spiega il capogruppo Loredana Pistelli. «Sullo studentato però non abbiamo nessun problema, è un’esigenza della città dare risposte ai ragazzi che hanno pochi posti letto». Il progetto infatti parteciperà al bando di cofinanziamento ministeriale che scadrà il 6 maggio, ma la Politecnica lo ha presentato in comune il 27 marzo scorso.

LE OPPOSIZIONI. Tempistiche dettate da esigenze di gara, comunque troppo strette secondo SEL-ABC. «Il progetto è stato presentato in fretta e furia, non ha visto la partecipazione della città» ha commentato in una nota il capogruppo Francesco Rubini che poi scende nel merito delle proprie perplessità: «Un progetto impattante per una zona delicata come il Cardeto e che sembra non avere le caratteristiche adatte per un’area naturale che andrebbe preservata da interventi di antropizzazione così ampi». Sulla stessa linea Forza Italia Ancona: «Una violenza per un territorio unico nel suo genere come il nostro Parco urbano affacciato sul mare» commenta il capogruppo Daniele Belardinelli. Se lo studentato dovesse vedere la luce si parla già di un possibile spostamento dell’ingresso del parco, come chiesto dalla stessa Università. «E’ assurdo che un progettista indichi sin da ora la necessità di modificare l’ingresso per poter utilizzare l’edificio, senza spiegare come, e la Giunta non si preoccupi di sapere in che modo, limitandosi a sostenere che tanto non si farà- tuona Andrea Quattrini (M5S)- Ci sarà un motivo per cui il progettista la ritiene necessaria. Vogliamo approfondire prima che sia tropo tardi?». La commissione si riunirà il prossimo 18 aprile, 24 ore prima del consiglio comunale. 

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