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Il sindaco Mancinelli dalla Gruber: «Sottovalutato il problema immigrazione»

La prima cittadina dorica prende parte al dibattito serale di Otto e mezzo: scintille col giornalista Buttafuoco

Immigrazione, stranieri, razzismo e risposte da dare. C’era anche Il sindaco di Ancona Valeria Mancinelli ieri sera a Otto e mezzo, il programma di approfondimento condotto da Lilli Gruber su La7. Puntata pepata durante la quale la Mancinelli ha cercato di spiegare la sua visione della gestione dei flussi migratori «che sono un problema e che c’è stato un ritardo di tipo politico nel capirlo, il centrosinistra ha sottovalutato il fenomeno». Porta l’esempio degli Archi. «È il quartiere dei pescatori - racconta - e nelle scuole abbiamo l’80% di stranieri di 15 nazionalità diverse. I problemi ci sono e vanno affrontati». Come? Il Mancinelli pensiero cerca una terza via tra «la linea Salvini che soffia e strumentalizza il problema ma non lo risolve» e «la predica del politically correct che ottiene l’effetto opposto su chi vive il problema». Potrebbe essere anche “rivoluzionario” già così, in un campo, quello del centrosinistra, nel quale gran parte dei messaggi sono sempre stati votati all’accoglienza senza se e senza ma. E infatti la tesi non soddisfa in pieno la Gruber che, in collegamento con Angela Guidoni, mamma di Bakery, il ragazzo che ha ricevuto scritte razziste sulla porta di casa, puntava a dimostrare le colpe della politica leghista sugli episodi di razzismo.

In studio anche Roberto D’Agostino e il giornalista Pietrangelo Buttafuoco. Quest’ultimo è anche protagonista di una sfuriata - breve ma risoluta - contro la Mancinelli. La Gruber prova a togliere la parola a Buttafuoco per darla al sindaco. Lei, rivolgendosi al giornalista (per come è abituata a confrontarsi con la stampa locale) gli regala il suo marchio di fabbrica: «sono l’unica che ha un’esperienza concreta». Probabile non sappia che Buttafuoco ha una famiglia che lui stesso definisce “multicolore” e che, racconta, «il razzismo l’ha sempre subito, c’è sempre stato, non è colpa di Salvini». Tant’è che all’udire «esperienza concreta», Buttafuoco spiaccica di getto il palmo della mano sul tavolo, rivendicando il suo vissuto e facendo capire al sindaco che quello è un terreno minato. Meglio virare. «”In” Ancona la convivenza è complicata ma le scuole elementari e le medie svolgono una funzione eccezionale - spiega il sindaco - Poi un conto sono gli stranieri entrati più o meno regolarmente, che vivono e lavorano in città. Diverso è il fenomeno dei rifugiati. Situazioni che vanno affrontate diversamente. Il fenomeno dei rifugiato è apparso fuori controllo: questo è un problema. Non è possibile immaginare flussi incontrollati ma Salvini sta mettendo risorse oppure si limita alle prediche sulle ruspe? Un consiglio al Pd? Occuparsi dei problemi reali. Il centro sinistra ha sottovalutato il problema immigrazione, occorre dare risposte diverse». 

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