rotate-mobile
Politica

Uscita a Ovest, Sel: “Costi effettivi, strategici e ambientali: ancora troppe incognite”

Sono molti i nodi da sciogliere e Sel conferma il suo no. Sollecita poi ad una discussione sul merito e a smettere con le polemiche relative alla forma

Numerosi gli interrogativi che Sel pone riguardo la travagliata vicenda dell'Uscita Ovest. Il gruppo consiliare è da sempre contrario alla realizzazione dell'opera, secondo loro insostenibile dal punto di vista economico ed ambientale.

“Ci sono ragioni connesse alla tipologia ovvero, costi e conseguenze- spiega l'avvocato Stefano Crispiani, capogruppo Sel-. Per quanto riguarda i costi dell'Uscita Ovest bisogna considerare quel che avviene in Italia. C'è differenza tra costi stimati per la realizzazione  e quanto invece l'opera verrà a costare effettivamente. Altra questione sono i costi strategici. Sempre più camion dovranno uscire dal nostro porto. Si sta realizzando un'opera che avrà bisogno di un aumento rilevantissimo di trasporto su gomma quando invece, le altre città fanno di tutto per evitarlo, per ragioni economiche ed ambientali”.

A proposito di ambiente, Crispiani parla anche di costi ambientali. “Una parte importante della città sarà stravolta per fare posto all'Uscita Ovest. Inoltre, solo alcune associazioni ambientaliste hanno parlato ai cittadini dell'impatto sul territorio”.
I dubbi di Sel riguardano anche altri costi. “Se il soggetto privato che realizza l'opera è consapevole delle problematiche economiche, noi ci chiediamo: Quanto tempo ci vorrà per costruirla? Resterà un'opera incompiuta? Quanto verrà a costare il pedaggio? Se per il nostro futuro è prevista un'opera del genere, quando svilupperemo il trasporto su ferrovia?”.

Sono molti i nodi da sciogliere e Sel conferma il suo no. Sollecita poi ad una discussione sul merito e a smettere con le polemiche relative alla forma.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Uscita a Ovest, Sel: “Costi effettivi, strategici e ambientali: ancora troppe incognite”

AnconaToday è in caricamento