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Sanità, Pergolesi(M5S) attacca Ceriscioli: «Meno servizi e pronto soccorsi ormai al collasso»

«Quello di Ceriscioli è un modello sanitario fallimentare: si ostina a perseguire una strada che porterà lui ed il suo partito al suicidio politico»

La chiusura di servizi sanitari e la delicata situazione dei Pronto Soccorsi della Regione Marche sono nuovamente oggetto di interrogazioni da parte del Movimento 5 Stelle. Presentate due Question Time al Consiglio regionale per chiedere conto alla Giunta Ceriscioli del proprio operato in tema di sanità; una riguarda la chiusura dell’agenda di prenotazione per una TAC o un’Ecografia presso l’Ospedale di Amandola, l’ennesimo servizio essenziale che viene sottratto al territorio senza alcuna apparente giustificazione, e l’altra riguarda il continuo e conclamato “intasamento” per i troppi accessi al Pronto Soccorso di Jesi, situazione speculare a tutte le altre strutture della Regione Marche ulteriormente aggravata dalla costante carenza di organico.

«Quello di Ceriscioli è un modello sanitario fallimentare: si ostina a perseguire una strada che porterà lui ed il suo partito al suicidio politico, dovrebbe farsi da parte ed evitare danni irreversibili al servizio sanitario regionale - dichiara la consigliera Romina Pergolesi, membro della Commissione Sanità della regione - La delega alla sanità, senza potere di firma, che ha dato a Volpini è una presa in giro! I cittadini marchigiani hanno il diritto di avere tutti i servizi di cui necessitano e non le futili promesse come quelle di nuovi ospedali che rischiano di essere delle “scatole vuote”, visto che questo governo non e' nemmeno in grado di far funzionare correttamente quelli che già ci sono».

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