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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Sanità anconetana, l'attacco di Mangialardi: "Acquaroli non si rende conto che i cittadini non riescono più neanche a curarsi”

L'affondo del capogruppo regionale dem: «Il Presidente Acquaroli parla di ingratitudine, ma la verità è invece che il centrodestra marchigiano in questi tre anni è stato capace solo di fare propaganda»

ANCONA - Dopo il consiglio comunale di Ancona, anche l’Assemblea legislativa delle Marche ha avuto come tema centrale la sanità pubblica del capoluogo. Il dibattito è stato innescato da un’interrogazione del capogruppo regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi «per sollecitare la giunta Acquaroli ad affrontare in fretta le principali criticità che stanno affossando l’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche, tra cui il degrado degli standard assistenziali e di sicurezza delle cure, le carenze nell’organico, la perdita di posti letto, il sottofinanziamento. Tutti problemi denunciati dall’ormai noto appello rivolto da undici primari alla Regione Marche lo scorso dicembre».

Tra le questioni sollevate da Mangialardi alla giunta regionale figurano anche l’implementazione della medicina del territorio nell’ambito del comune di Ancona e il futuro di contenitori vuoti, come l’ex Tambroni, o che si svuoteranno a breve, come il presidio pediatrico “Salesi” e l’attuale sede Inrca una volta che verranno completati i rispettivi trasferimenti presso il complesso sanitario di Torrette e la nuova sede dell’Aspio.

«Si tratta di temi strategici per il futuro della sanità del capoluogo e della stessa regione - ha detto Mangialardi - ma mi sembra che le severe critiche trasversali riversatesi sulla politica sanitaria della giunta regionale non abbiano fatto effetto né sul presidente Acquaroli, né sull’assessore Saltamartini, entrambi prigionieri di una visione tutta loro, fatta di servizi efficienti, liste d'attesa azzerate, decremento della mobilità passiva. Ancora una volta, l’ennesima, Saltamartini non è stato in grado di darci una risposta ai quesiti posti, né sulle prospettive né sui tempi. Questo modo di procedere sta mostrando i suoi frutti avvelenati. Ho seguito la diretta streaming del consiglio di ieri: le critiche molto dure che sono arrivate alla giunta regionale non sono arrivate solo dalla minoranza, dai sindacati, dagli operatori, ma anche e soprattutto dai consiglieri comunali di maggioranza del Comune di Ancona».

«Secondo il presidente Acquaroli, tutti ingrati – è l’affondo del capogruppo dem – e tutte persone che non hanno compreso la bontà dell’azione dell’amministrazione regionale per i loro limiti di comprensione o addirittura per mancanza di riconoscenza. La verità, invece, è che il centrodestra marchigiano in questi tre anni è stato capace solo di fare propaganda. Ma la propaganda non può cancellare la realtà di una sanità che sta collassando, come purtroppo vedono quotidianamente migliaia di cittadini (anche quelli che hanno votato a destra) che si rivolgono alle strutture sanitarie per prestazioni che ormai non vengono neanche più erogate. Noi continueremo la battaglia che abbiamo portato avanti in questi anni – conclude Mangialardi - sia in occasione della riorganizzazione del Sistema sanitario, sia durante l’approvazione del Piano Socio Sanitario Regionale, per far sì che il diritto alla salute sia realmente universale, come previsto dalla Costituzione. Ma temo che ancora una volta ci scontreremo nell'incapacità e nella faziosità di chi non sapendo dare risposte non riesce a fare altro che scaricare le responsabilità su chi ‘c’era prima’».

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