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Riaprire i centri semiresidenziali, approvato dalla giunta il piano territoriale

Prima della riattivazione del servizio, inoltre, gli operatori e gli assistiti dovranno essere sottoposti a screening per accertamento della positivita' da Covid-19

ANCONA - Impegnate nella gestione di questi protocolli saranno le Unita' operative sociali e sanitarie (Uoses): i responsabili delle strutture o i loro coordinatori dovranno attenersi a una serie di misure per la prevenzione del contagio e la riorganizzazione dei servizi, che comprendono le verifiche preliminari sullo stato di salute dei pazienti, la regolamentazione degli accessi, l'uso obbligatorio dei dispositivi di protezione (minimo mascherine e guanti), l'attivazione di spazi per la vestizione e svestizione degli operatori, la costante disponibilita' di gel disinfettanti o idralcolici per utenti e operatori e la formazione degli assistiti sulle norme di igiene da tenere. Prima della riattivazione del servizio, inoltre, gli operatori e gli assistiti dovranno essere sottoposti a screening per accertamento della positivita' da Covid-19 da parte dell'Area Vasta competente per territorio e per gli stessi dovra' essere programmato uno screening periodico con cadenza almeno mensile. «Si tratta- conclude il presidente Anci Marche, Maurizio Mangialardi- di un tema particolarmente delicato al quale abbiamo lavorato per contribuire alla redazione di un protocollo condiviso. Gli Ambiti territoriali sociali svolgono un servizio prezioso per l'individuazione e la gestione delle fragilita' e questa attivita' e' un elemento fondamentale oggi che ci sono le condizioni per aver fatto ripartire le attivita' economiche e che risulta di particolare importanza ripristinare i servizi di sostegno a tutti coloro che necessitano di assistenza».

Approvato in giunta il Piano territoriale per la riapertura graduale dei Centri semiresidenziali sanitari e sociosanitari delle Marche, nella fase 2 dell'emergenza Covid-19. Il documento e' stato concordato con Asur, enti gestori, organizzazioni sindacali e Anci e contiene, tra le altre cose, le misure per la prevenzione del contagio, le procedure per l'accesso graduale ai centri semiresidenziali sanitari e sociosanitari per persone disabili, anziane e affette da disturbi mentali. «L'attenzione ai servizi dedicati alle persone piu' deboli e' sempre stata una nostra priorita'- afferma in una nota il presidente della Regione, Luca Ceriscioli-. Riapriamo dunque ma garantendo tutte le condizioni di sicurezza per i pazienti, per gli operatori e per le famiglie. I nostri servizi hanno curato i protocolli nei piu' minimi dettagli, dimensionando tutte le procedure sia in relazione agli utenti, compresi i casi e le situazioni che necessitano di trattamenti particolari e individuali considerata, sia in relazione alle strutture che li accolgono».

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