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Castel Colonna, Monterado e Ripe: oltre il 92% di sì alla fusione dei tre Comuni

Lodolini: "Una buona notizia per i cittadini di quel territorio, che hanno capito l'importanza di superare resistenze per dar vita ad un nuovo Comune che non cancellerà identità ed appartenenze"

Un vero e proprio plebiscito (oltre il 92% di sì) l’esito del Referendum popolare per la fusione dei tre comuni della provincia di Ancona, Castel Colonna, Monterado e Ripe.

“Siamo dinanzi a un fatto di eccezionale importanza, destinato a segnare il futuro del territorio.” Ha dichiarato l’onorevole Emanuele Lodolini. “Una buona notizia, anzitutto per i cittadini di quel territorio,  che hanno capito l'importanza di superare resistenze e steccati, per dar vita ad un nuovo Comune che non cancellerà identità ed appartenenze, ma che saprà esaltarle  e rafforzarle in una dimensione più ampia. I cittadini potranno così contare  su una migliore gestione del territorio e su migliori servizi, anche rispetto alle problematiche poste dalla crisi economica”.

Voglio ringraziare i Sindaci Fausto Conigli, Gianni Diamanti e Massimo Lorenzetti per la lungimiranza dimostrata e per aver creduto insieme in questo progetto, uno dei primi casi nelle Marche e uno dei primi in Italia. Anche per me è una soddisfazione avendo seguito, da vicino e sin dall’inizio dei ragionamenti, insieme ai Sindaci e al consigliere regionale Enzo Giancarli, tutto l’iter .

In un contesto in cui tutto cambia e tutto deve cambiare, per necessità e per virtù, ragionare attorno a nuovi modelli di governance territoriale, consente di riprogettare il nostro territorio, ripensare i servizi, messi in pericolo dalla sempre maggiore scarsità di risorse pubbliche, migliorare la qualità della vita dei nostri cittadini. Perché la scommessa oggi, è per gli Enti locali, ma non solo, fare meglio con meno”.

“Adesso il Consiglio Regionale dovrà approvare in via definitiva la Proposta di Legge Regionale n. 281/2013 istitutiva del nuovo Comune” conclude Lodolini “Una novità assoluta per le Marche, un contributo dal nostro territorio al necessario riordino complessivo dello Stato in cui, ad esempio, due Camere che fanno le medesime cose non hanno più senso di esistere, così come occorre eliminare la pletora di enti, agenzie e consorzi, riconducendoli nella competenza diretta dei Comuni e qualificare le Regioni nella loro funzione legislativa e programmatoria, non gestionale, trasferendo tutti i ruoli di gestione amministrativa agli Enti locali”.

Ora i cittadini dei tre Comuni potranno decidere il nome del nuovo ente locale con un apposito sondaggio.  Gli amministratori locali hanno calcolato un risparmio di circa 250mila euro l’anno.

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