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Punto nascita di Fabriano, Ceriscioli chiede una deroga al ministro Grillo

«La Regione continuerà a tenere aperto il reparto se ci arriverà la deroga, permetteremo ancora a quel territorio di avere un servizio a portata di mano»

«Due anni fa la Regione ha chiesto al Ministero della Salute la deroga per il punto nascita dell'ospedale di Fabriano. Reparto  al quale abbiamo garantito medici, servizi h24 e tecnologie, per dare a mamme e bambini la massima sicurezza. L’unico problema restava quello del numero: 300 parti all’anno sono inferiori ai 500 previsti per legge». Così il presidente della Regione Luca Ceriscioli sul punto nascita dell’ospedale di Fabriano.

«Solo per questo aspetto abbiamo chiesto la deroga. Dopo due anni è arrivata la risposta dal Ministero, inaspettata, che anziché darci la deroga ce la nega, mettendo a rischio il punto nascita. Senza questa deroga non è possibile continuare. Non ci basta la riposta del direttore generale del  Ministero noi vogliamo l’intervento del Ministro perché crediamo che quegli aspetti legati al sisma, alle aree interne, a un’area di crisi complessa, meritino attenzione politica visto che non ci sono altri temi se non la numerosità. Quindi aspettiamo di ricevere la risposta del Ministro. La Regione continuerà a tenere aperto il reparto se ci arriverà la deroga, permetteremo ancora a quel territorio di avere un servizio a portata di mano. Se la deroga non dovesse arrivare non avremo altre alternative che chiudere. Non possiamo dare questa responsabilità agli operatori sanitari della struttura che in questi anni se la sono presa senza una copertura di chi invece ha il dovere di valutare lo stato dei punti nascita e di concedere la deroga quando ce la meritiamo. E noi, l'ospedale di Fabriano e i cittadini di quel territorio ce la meritiamo».

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