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Martedì, 30 Aprile 2024
Politica

Approvata in Regione la proposta di modifica allo statuto che scoraggia i "cambi di casacca"

Convergenza in consiglio tra maggioranza ed opposizione sul testo in materia di cambio di gruppo consiliare, che come stabilito da una norma simile adottata in Senato, prevede l'interruzione degli incarichi in Commissione

ANCONA – Con 22 voti a favore, il Consiglio regionale delle Marche ha approvato la proposta di modifica dello Statuto della Regione in materia di cambio di Gruppo consiliare. La proposta di legge, a iniziativa della consigliera regionale Marta Ruggeri (M5s), è stata sottoscritta da tutti i componenti della Commissione Affari istituzionali (Assenti, Biancani, Cesetti, Ciccioli, Elezi, Marcozzi, Marinelli) e prevede, come già stabilito da una norma simile adottata dal Senato, l'interruzione del ruolo di componente dell'Ufficio di presidenza, di presidente e vicepresidente di Commissione, qualora il consigliere incaricato cessi di far parte del Gruppo consiliare al quale apparteneva al momento dell'elezione.

La disposizione, si legge nel provvedimento, "non si applica quando la cessazione sia stata deliberata dal Gruppo di provenienza, ovvero in caso di scioglimento o di fusione con altri Gruppi consiliari". La proposta statutaria, di cui relatori sono il consigliere Andrea Assenti (FdI) per la maggioranza e la stessa consigliera Ruggeri per l'opposizione, per concludere il suo iter dovrà essere approvata una seconda volta a maggioranza assoluta con una successiva deliberazione, adottata dopo un intervallo di tempo di almeno due mesi dalla prima.

L'Aula ha approvato all'unanimità anche la proposta di deliberazione alle Camere, ad iniziativa del Pd, relatori Andrea Assenti (FdI) e Fabrizio Cesetti (Pd), primo firmatario, per modificare la sospensione dei termini processuali nel periodo feriale. La modifica da sottoporre al Parlamento ripristinerebbe la durata dall'1 agosto al 15 settembre, superando l'attuale sospensione. Discusse in apertura di seduta le interrogazioni a risposta immediata e a risposta orale, rinviate nel corso dei lavori le proposte di legge iscritte all'ordine del giorno ai sensi dall'articolo 86, comma 13, del regolamento interno.

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