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Primo Piano Festival ok, l'impegno del Comune: rendere permanenti alcuni eventi

Protagonisti lo street food con le tantissime tavolate sempre affollate e la musica, presente nei suoi vari generi sui palchi allestiti in più punti

Si è concluso ieri notte il Primo Piano Festival, la manifestazione organizzata dall’amministrazione comunale che, nell’arco di tre giorni ha trasformato il quartiere di Piano san Lazzaro in un grande palcoscenico dove gli anconetani hanno trascorso le serate, specialmente in occasione della Notte Bianca e del concerto di Mahmood. I numeri? Sabato sera erano 20mila le persone che hanno affollato ogni spazio del quartiere, da corso Carlo Alberto fino ai giardinetti, ad una parte di piazza Ugo Bassi, alla piazza antistante il mercato e i suoi spazi interni, fino a piazza d’Armi e piazzale Loreto.

Protagonisti lo street food con le tantissime tavolate sempre affollate e la musica, presente nei suoi vari generi sui palchi allestiti in più punti ma anche la danza nelle sue varie espressioni, il cinema, il teatro, la cultura e la solidarietà che hanno trovato spazio in alcuni appuntamenti molto interessanti ieri pomeriggio, dall’incontro con l’associazione Medici Senza frontiere a quello con il regista Gianluca Bianco, che ha condotto una conversazione sull’arte del cambiamento e proiettato un suo documentario girato a Palermo dedicato a Federico, imperatore colto e illuminato nato nelle Marche, dotato di visione multiculturale. 

Il commento del sindaco Mancinelli 

«Un bilancio assolutamente e indiscutibilmente positivo, quello del Primo Piano festival - ha commentato il sindaco Mancinelli - grazie alla collaborazione di un ampio numero di persone, dai residenti alle associazioni dei commercianti e a quelle del volontariato. Per tre intensi giorni i riflettori sono stati accesi su questo quartiere ma la cosa non finisce qui: nelle nostre intenzioni, oltre a confermare il festival come evento annuale, la volontà di tradurre in appuntamenti fissi quelli che sono stati proposti in questi tre giorni. Un esempio é il mercatino di Corso Carlo Alberto, come anche dare seguito al progetto di utilizzare il mercato, vero cuore del quartiere, anche come sede di incontri serali e notturni così da trasformarlo in una casa per tutti». 

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