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Camion radioattivo in porto, mozione M5S in Regione: «Si fanno i dovuti controlli?»

La consigliera Romina Pergolesi incalza la Giunta Ceriscioli sullo sbarco nello scalo dorico di un Tir turco che trasportava rifiuti a rischio contaminazione ambientale

Sospetto camion radioattivo proveniente dall'Uzbekistan sbarcato al porto di Ancona e in transito in Vallesina. «Un fatto gravissimo», sostiene la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Romina Pergolesi, che ha presentato una mozione in Regione per impegnare la giunta Ceriscioli «ad attivarsi presso il Ministero della Salute, l'Agenzia delle Dogane e l'Autorità Portuale affinché facciano i dovuti controlli per garantire la salubrità dei prodotti importati nel nostro territorio».

L'esponente pentastellata ricostruisce la vicenda: «Lo scorso settembre – ricorda – è sbarcato al porto di Ancona un camion turco proveniente dall’Uzbekistan, contenente rifiuti metallici destinati ad un impianto di gestione nel comune di Jesi, dotato di portale per la misurazione radiometrica, dove sarebbero stati poi smaltiti. Tale camion, a quanto ci risulta, è risultato negativo al controllo radiometrico effettuato dalla Dogana nel Porto di Ancona, ma una volta arrivato nella ditta di gestione e smaltimento di Jesi, il test ha dato esito positivo. A seguito di segnalazione fatta dal titolare della ditta di gestione rifiuti, sono intervenuti i carabinieri insieme all’Arpam di Ancona, che fin da subito aveva riscontrato delle irregolarità nei documenti e sulla radioattività del contenuto. Nel corso dei controlli, i tecnici dell'agenzia ambientale regionale hanno accertato l’assenza delle necessarie iscrizioni all’Albo Nazionale Gestori Ambientali ed altre irregolarità documentali, motivo per cui è subito scattata una denuncia per il reato di gestione illecita dei rifiuti a carico dell’autista e del responsabile legale della ditta turca, con il relativo sequestro del rimorchio e dei rifiuti. Poco dopo è stata anche individuata e sequestrata la motrice utilizzata per il trasporto dei rifiuti. I due soggetti denunciati alla Procura della Repubblica di Ancona per gestione illecita di rifiuti mediante trasporto internazionale, rischiano pene che vanno da tre mesi a un anno di arresto o con l'ammenda da 2600 euro a 26000 euro, previste dal codice dell’ambiente».

Secondo la consigliera regionale, «si dovrebbe evitare la libera circolazione sulle nostre strade di un carico del genere anche perché, nel caso in cui il mezzo venisse coinvolto in un grave incidente, si potrebbe verificare una contaminazione dell’ambiente e dei cittadini. Come è stato possibile? Quel carico potenzialmente radioattivo, in linea teorica, non avrebbe dovuto nemmeno toccare terra». Come denunciato dall’Associazione GranoSalus e da diverse inchieste negli ultimi anni, l'esponente pentastellata mette tutti in guardia: «Nel nostro Paese quotidianamente approdano carichi di frumento provenienti da Paesi del Terzo e Quarto mondo, da aree inquinate notoriamente dalla radioattività come l’Ucraina, la Russia, la Bielorussia, la Francia ed altri Paesi dove non ci sono assolutamente controlli, soprattutto nei porti dell’Adriatico (Ancona, Ravenna,Trieste, Manfredonia, Bari, Barletta, Monopoli, Brindisi e Taranto prevalentemente) che finiscono nelle nostre tavole e molti altri prodotti non alimentari di uso quotidiano». La mozione, ribadisce pertanto Pergolesi, «è a tutela dei cittadini». Sulla vicenda verrà presentata anche un'interrogazione in Parlamento.

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