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Riqualificazione bloccata, per la Lega la protesta dei sindaci non è giustificata

Arrigoni: «Finanziamenti sottratti alle Periferie? Molto rumore per nulla. La Mancinelli se la dovrebbe prendere con il suo partito»

«Molto rumore per nulla. Così il responsabile Lega Marche senatore Paolo Arrigoni commenta l’annunciata crociata del sindaco di Ancona Valeria Mancinelli contro l’emendamento al Milleproroghe per il bando Periferie approvato all’unanimità dal Senato. «Mancinelli da buon avvocato glissa su un particolare essenziale: i governi Renzi e Gentiloni hanno promesso dei fondi con una norma sulla quale è intervenuta una pronuncia di illegittimità costituzionale con sentenza 74/2018 – spiega Arrigoni entrando nel dettaglio – Perché lei e il sindaco di Macerata Carancini non se la prendono con il loro PD e riconoscono al governo il merito di averci messo una pezza? La riduzione forzata dei finanziamenti ha costretto l’esecutivo a procedere secondo una graduatoria che vede operativi 24 dei 120 progetti ammessi al bando. I restanti 96 slittano al 2020, mentre i fondi congelati pari a1,6 miliardi di euro vanno a garantire lo sblocco dell’avanzo di amministrazione degli enti locali».

«Ci vuole coraggio a parlare di scippo quando i beneficiari sono 8.000 anziché solo 96 – attaccano Arrigoni ed i colleghi parlamentari marchigiani Latini, Patassini, Paolini e Pazzaglini – Ci piacerebbe sapere come giustifica la sua indignazione il presidente dell’Anci Marche Mangialardi». Secondo il Carroccio, insomma quella del governo sarebbe una mossa intelligente «e totalmente condivisibile tanto che i leghisti considerano ingiustificato il giudizio di irresponsabilità espresso dai sindaci PD sui senatori del loro stesso partito. Mancinelli, Carancini e gli altri sindaci tifano per il rispetto delle norme? Allora ammettano l’evidenza. Il Governo ha trasformato una circostanza sfavorevole in opportunità per migliaia tra comuni e province virtuosi e lo ha fatto applicando quel criterio di equità e meritocrazia di cui non brillava il bando Periferie. A fronte della riqualificazione delle città il bando ignorava i bisogni pressanti ed altrettanto urgenti dei piccolo centri. Lo sblocco dell’avanzo della loro amministrazione finalmente servirà a realizzare quanto ad ognuno necessario».

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