Bacheca Cgil in frantumi, Rifondazione denuncia raid fascista ma era una pallonata
Il vetro rotto e il sospetto del partito di un blitz squadrista contro la campagna "Mai più fascismi" ma lo stesso sindacato frena. Il sindaco: «Fretta cattiva consigliera»
La mortadella è comunista, il prosciutto è democristiano. Lo sosteneva Francesco Nuti nel film "Caruso Pascoski, di padre polacco" non immaginando certo che, a Chiaravalle, la pallonata potesse diventare fascista. Una svirgolata in particolare: quella di un bambino che, giocando con gli amici, anziché centrare la porta, ha mandato in frantumi la bacheca Cgil in piazza Risorgimento. Tanto è bastato – e magari può aver tratto in inganno la circostanza che la stessa portasse appeso un manifesto della campagna "Mai più fascismi" – per innescare nel piccolo centro sull'Esino una mini bagarre politica con tanto di prese di posizioni e comunicati, in poche ore smentiti dalla stessa Cgil e dal sindaco Damiano Costantini. Il primo a denunciare il fatto è stato l'ex vicesindaco Antonio Moscatelli. Poi è stata la volta dell'Anpi. Rifondazione Comunista, infine, ha parlato di «gesto sicuramente voluto visto che nessun’altra delle bacheche vicine ha subito alcun danno».
A quanto sembra, invece, l'unica testimonianza è che il bimbo autore del gesto non ha la mira di un Cristiano Ronaldo. Forse la affinerà con il tempo, chissà. Vedremo. Nell'attesa, con il passare delle ore, è stata la stessa Cgil a frenare mentre il sindaco Damiano Costantini ha parlato di «futili polemiche e allarmi. La fretta, soprattutto nel giudizio (oltre che nel calciare palloni) è cattiva consigliera. L’urgenza di denunciare serpeggianti e violenti fascismi ha fatto dimenticare agli autori che i fatti vanno prima verificati e poi commentati». Sempre secondo il sindaco il papà del baby calciatore si è già presentato pronto a ripagare il danno. «L’antifascismo è un valore sancito nella nostra Carta Costituzionale che va perseguito attraverso l’educazione e la consapevolezza e non va sbandierato o (peggio ancora) cavalcato per ottenere visibilità e consenso. Per fare in modo che Chiaravalle sia sempre migliore servono educazione, rispetto e responsabilità, così come ha dimostrato il papà di questo bambino» ha concluso Costantini.