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Comune: nuove regole per attività extra di dipendenti e dirigenti

Dirigenti e organizzazione del personale del Comune di Ancona, interviene l'assessore Signorini. Approvato il nuovo regolamento per lo svolgimento di attività extraistituzionali

L’assessore al personale Roberto Signorini ha diffuso un comunicato stampa relativo ai dirigenti e all’organizzazione del personale del Comune di Ancona, che riportiamo integralmente:

“La dirigenza – spiega Signorini – è  passata da 40 unità del 2006 alle attuali 14 alle quali si aggiungono quattro posizioni dirigenziali a tempo determinato ad interim, assegnate a personale interno. Questo ha chiaramente prodotto un notevole risparmio  sotto il profilo economico”.
Nell’ambito di questa profonda rivisitazione della dirigenza la Giunta oggi ha avviato il confronto sulla proposta di riorganizzazione della dirigenza per aree.
Nella nuova mappatura della macchina comunale, messa a punto dal direttore generale Avv. Caterina Grechi, sono previste tre grandi aree, quali: sviluppo della città, qualità della città e servizi alla persona, la cui attuazione risponderà a criteri di razionalizzazione e di migliore gestione dei servizi.

“Si tratta di una strutturazione moderna e funzionale destinata a valorizzare ulteriormente le professionalità e le competenze all’interno dell’ente – puntualizza ancora l’assessore al Personale -. E’ infatti evidente che, definite le aree ed i settori, tutta la macchina operativa del Comune e quindi tutti gli 865 dipendenti, avranno riferimenti precisi ai quali ricondursi ma soprattutto potranno lavorare in maniera sinergica superando di slancio ogni residua forma di burocraticizzazione della struttura per dare servizi migliori alla collettività.

Contemporaneamente è stato messo mano al nuovo regolamento per la disciplina dello svolgimento delle attività extraistituzionali da parte del personale dipendente oggi approvato dalla Giunta. In particolare le nuove regole rappresentano uno strumento snello e più agile rispetto al precedente, con prescrizioni chiare e puntuali. Per esempio, le norme fissano, oltre alla necessaria autorizzazione iniziale prevista per legge,  in 250 ore per anno solare il limite consentito per la prestazione di attività extraistituzionali che chiaramente dovranno essere svolte fuori dall’orario di lavoro ed il cui compenso non supererà il 60 per cento della retribuzione annua lorda del dipendente e il 50 per cento della retribuzione annua lorda del dirigente. Previste dal nuovo regolamento anche sanzioni soprattutto nel caso in cui il dipendente esegua un’attività extraistituzionale senza previa autorizzazione. In qual caso l’amministrazione, oltre alle sanzioni disciplinari, potrà trattenere il compenso delle prestazioni derivanti dall’attività effettuata extra istituzionalmente e non autorizzata.

“E’ chiaro – conclude Signorini – che si tratta di attività il cui svolgimento è sì consentito dalla legge ma senza che questo produca alcun  pregiudizio per la prestazione resa  per l’Amministrazione pubblica che deve corrispondere sempre ai canoni di qualità e efficienza previsti dalla normativa vigente e dal contratto di lavoro in essere”.  
 

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