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Nuova Banca Marche, Ceriscioli scrive e Gentiloni: «Serve un vero rilancio»

Lettera del presidente della Regione Marche a Paolo Gentiloni dove si chiede che il Governo solleciti un reale processo di rilancio di Nuova Banca Marche

Ceriscioli incalza il Governo su Banca Marche. E' datata 10 gennaio la lettera, riportata dalla Dire, che il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha inviato al presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni chiedendo che il Governo solleciti un reale processo di rilancio di Nuova Banca Marche.

«L'acquisizione a prezzo scontato della Nbm e le condizioni dirimenti che vengono poste dal potenziale acquirente potrebbero suscitare il dubbio che la possibilità di occupare quote di mercato a basso costo prevalga sul progetto per il territorio avvalendosi peraltro di crediti di imposta e delle altre facilitazioni fiscali messe a disposizione dal Governo- scrive Ceriscioli- La Nbm ha bisogno di processi di ristrutturazione e riorganizzazione per il suo rilancio e consolidamento in una logica di continuità della compagine aziendale». La lettera è stata inviata prima dell''ufficializzazione dell'offerta di Ubi per rilevare le 3 good bank. Ma il concetto non cambia. Il governatore delle Marche vuole una banca effettivamente ancorata ai bisogni del territorio. «Ciò richiede un piano di impresa e un confronto che coinvolga le istituzioni locali, le associazioni di impresa e le organizzazioni sociali del territorio- continua Ceriscioli- Anche per fugare il dubbio che l'acquisizione di Nbm preluda al suo drastico ridimensionamento e successivamente alla sparizione, una volta che l'acquirente avrà occupato quote di mercato e di prodotto. Le regioni dell'Italia centrale necessitano di adeguati volumi di credito e di poteri di delibera per la concessione dello stesso».

Il governatore Ceriscioli auspica che i crediti deteriorati ceduti dalle ''Good Bank'' alla ''Bad Bank'' siano gestiti dall'istituto di credito marchigiano. Che, tra l''altro, è quello più importante da un punto di vista di clienti, impieghi, sportelli e personale. «Il monte dei crediti deteriorati (4 miliardi dalla sola Nbm) potrebbe essere gestito operativamente nelle Marche con le professionalità presenti in Nuova Banca Marche con prospettiva di tenuta e anche crescita occupazionale per la banca e il territorio- continua Ceriscioli- Una gestione vicina al territorio inoltre potrebbe evitare fenomeni di escussioni selvagge finalizzate al profitto di breve periodo che potrebbero depauperare i modo abissale il valore degli immobili privati e pubblici». In poche parole Ceriscioli vuole garanzie sul reale e effettivo impegno dell''istituto di credito bergamasco per il rilancio di Nuova Banca Marche. «Ritengo che il potenziale acquirente debba mettere in chiaro quali impegni verranno assunti per l'economia reale e l'occupazione attraverso un piano industriale sostenibile e proiettato al rilancio- conclude Ceriscioli- In discussione sono i livelli occupazionali, un mercato del credito effettivamente competitivo e capace di sostenere l'economia dei territori, la trasparenza e la coerenza di operazioni che hanno già visto penalizzare migliaia di piccoli risparmiatori e azionisti».

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