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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Rifiuti: l’allarme dei M5S di Ancona, Jesi e Fabriano sugli ATA

“La Convenzione obbligatoria che la Regione Marche vuol far firmare a tutti i Comuni svuota di fatto i Consigli Comunali della possibilità di incidere sulle decisioni con possibili conseguenze per ambiente, economia e salute”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

Comunicato congiunto dei gruppi consiliari del MoVimento 5 Stelle di Ancona, Jesi e Fabriano:

"La Legge Regionale N.24/2009 ha stabilito che la gestione del ciclo dei rifiuti, finora attuata dai Consorzi di bacino (per la Provincia di Ancona, Cir33 e Conero Ambiente), passerà agli ATA provinciali (Associazioni Territoriali d'Ambito), dove ogni ATA sarà composto dai Comuni di ciascuna Provincia. In particolare, l'assemblea delle ATA sarà formata dai Sindaci dei diversi Comuni e dal Presidente della Provincia, che sarà d'ufficio anche il Presidente dell'ATA.

Nelle prossime sedute dei Consigli Comunali delle nostre città verrà sottoposta alla votazione una delibera che approva uno schema di Convenzione Comune/ATA. Tale schema è stato predisposto dalla Giunta Regionale e viene sottoposto ai Consigli Comunali perché il Dlgs 267/2000 prevede che sia proprio il Consiglio l'organo supremo cui compete l'approvazione e la regolamentazione delle convenzioni che coinvolgono il Comune.

Lo schema di "Convenzione obbligatoria" che la Regione Marche vuol far firmare a tutti i Comuni per aderire agli ATA, svuota di fatto i Consigli Comunali della possibilità di incidere nelle decisioni dell'ATA per il futuro, al punto che le stesse modifiche della convenzione che regola i rapporti fra Comune ed ATA possono essere prese anche in maniera unilaterale dell'ATA, previo parere favorevole della Giunta Regionale, senza che le stesse vengano successivamente approvate o ratificate dai Consigli Comunali (art. 13 comma 4).

In pratica, il Comune verrà obbligato a conferire all'ATA le coperture finanziarie, i rifiuti (che vale la pena ricordarlo, sono RISORSA e quindi, soldi!!), le risorse necessarie per le spese di avvio del funzionamento dell'ATA, ma l'ATA potrà regolare a proprio piacimento i rapporti con i Comuni.

Se fosse stata inserita nella Legge Regionale, tale previsione sarebbe stata illegittima ed incostituzionale, in quanto la Regione non può imporre ad un Comune decisioni su argomenti dove, in base al TUEL, i Consigli comunali hanno piena autonomia.

Ecco allora che la Regione vuole di fatto obbligare i Consigli Comunali a firmare questo schema di Convenzione, in modo che rinuncino "spontaneamente" alla propria autonomia, delegando ad altri decisioni che potrebbero in futuro comportare anche conseguenze negative per la salute e per le tasche dei cittadini.
Noi non condividiamo questa Convenzione, che non tutela le autonomie degli Enti locali e che elude nei fatti il controllo dei Consigli comunali.

Molti Comuni marchigiani l'hanno già approvata, ma ad Ancona, Jesi e Fabriano, sia i Consiglieri del MoVimento 5 Stelle, sia altri Consiglieri appartenenti ai diversi schieramenti, ne hanno ottenuto momentaneamente il rinvio.
Anziché venire incontro alle legittime perplessità dei vari Consiglieri comunali e dei territori, la Regione, tramite i propri Dirigenti, ci risulta abbia dichiarato che la Convenzione va stipulata obbligatoriamente entro il 30 settembre e che sono già pronte le lettere di diffida per "commissariare" quei Comuni che non avranno ottemperato nei tempi dovuti.

Dato che la gestione del ciclo dei rifiuti sarà ancora appannaggio, nei prossimi anni, degli attuali Consorzi di bacino in virtù di contratti di servizio che non scadranno a breve, non si comprende questa urgenza e riteniamo che questa importante decisione possa essere rimandata di qualche settimana per garantire gli adeguati approfondimenti.
Per quale motivo la Regione Marche paventa con arroganza il commissariamento di quei Comuni che, legittimamente, chiedono di sapere perchè devono rinunciare ai loro diritti, visto che la Legge Regionale non lo prevede?
Perché una decisione epocale come quella che i Consigli si accingono a compiere, non viene fatta con gli adeguati strumenti di partecipazione ed informazione, in modo da mettere cittadini e Consiglieri Comunali nella condizione di scegliere in maniera davvero consapevole e quindi, democratica? Ci auguriamo che i Sindaci delle nostre città che, lo ricordiamo, sono le tre più importanti della Provincia e del futuro ATA, respingano le imposizioni o le minacce della Regione, facendosi promotori di tutte le azioni necessarie a garantire i poteri ed i Diritti dei Consigli Comunali e dei Cittadini."
 

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