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Mercato delle erbe, il M5S spiega: «Non è riqualificazione ma stravolgimento»

Conti sbagliati e la volontà di stravolgere l'immagine del mercato delle erbe, sono queste le "accuse" del Movimento alla giunta Mancinelli

Nel prossimo Consiglio Comunale di domani verrà approvata definitivamente la variante parziale al PRG per la riqualificazione con cambio d’uso del Mercato delle Erbe.

"Ma dietro la scusa della riqualificazione, quello che la Giunta Mancinelli vuole autorizzare è lo scempio del Mercato delle Erbe, solo per l’esigenza di fare cassa il più possibile - spiegano dal gruppo consigliare del Movimento 5 Stelle - Si autorizza infatti un aumento della superficie utile lorda, pensato come ampliamento del balcone del piano primo, del 25 % della superficie esistente, pari a ben 543 mq. in più. Ma la Giunta Mancinelli ha sbagliato i conti, o sta facendo finta di non vedere, perché quell’aumento porta alla quasi completa chiusura del piano primo. Se, infatti, alla superficie attuale del piano primo, pari a 622 mq. , aggiungiamo il previsto aumento di 543 mq., lo spazio aperto si ridurrebbe di oltre l’80%;  in pratica rimarrebbe un affaccio dalla balconata su un atrio di appena 11,5 x 10 metri circa, alto 14,5 metri, che stravolgerebbe l’aspetto estetico e spaziale dell’intero volume interno. Non paga la Giunta Mancinelli propone di declassare di ben due categorie la tipologia di intervento permessa: non più “Restauro” – categoria CPI 1, richiesto normalmente per edifici vincolati dal Codice dei Beni Culturali, come il Mercato è, ma neanche “Risanamento conservativo” – categoria CPI 2, previsto “per edifici che, pur non presentando particolari pregi architettonici ed artistici, costituiscono parte integrante del patrimonio edilizio”, quindi solo “Ristrutturazione edilizia con vincolo parziale di integrità della facciata” - categoria CPI 3, che mantiene la sola salvaguardia delle pareti esterne,  mentre permette il completo stravolgimento dello spazio interno. Non si considera neanche che il corposo ampliamento necessita di fondazioni non certo modeste, con scavi su un terreno anch’esso vincolato dalla Soprintendenza Archeologica per “rischio archeologico”, in quanto in corrispondenza dell’antica città greco-romana e medievale, con ulteriore distruzione, questa volta di reperti archeologici. Né viene considerato che ulteriori 543 mq. di locali commerciali acuirebbero le già gravi criticità del centro storico: carenza di parcheggi, problemi di carico e scarico e accesso dei mezzi di soccorso per la gestione delle emergenze. E’ doveroso che il Mercato delle Erbe venga restaurato e riqualificato, al fine di divenire anche un centro di aggregazione socio-culturale, nel contempo valorizzando ed evidenziando le peculiarità storico-artistiche dell’edificio, ma non stravolgendolo e degradandolo ad ennesimo centro commerciale. Si fa quindi appello a tutti i cittadini e a tutte le associazioni che hanno a cuore la bellezza e la storia di Ancona, affinché intervengano in Consiglio Comunale per bloccare l’ennesimo scempio che sta per essere autorizzato martedì 18 settembre dalle ore 14,30. Non permettiamo che per pochi denari sia svenduta la bellezza e la storia di Ancona".

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