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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Pd Marche, Marchetti: «Auspico al più presto un congresso unitario»

L'ex deputato Marco Marchetti e' stato nominato, nell'assemblea regionale di sabato scorso, vicesegretario del Pd delle Marche

«La mia nomina a vicesegretario regionale non e' un preludio ad alcun tipo di candidatura. Anche se auspico che ci sia il piu' rapidamente possibile un congresso unitario». L'ex deputato Marco Marchetti e' stato nominato, nell'assemblea regionale di sabato scorso, vicesegretario del Pd delle Marche. «Si tratta piu' di un passaggio formale che un passaggio politico in quanto Comi ha rassegnato le dimissioni e Martina le ha 'congelate' in questa fase, cosi' come e' stato fatto per altre federazioni regionali- spiega alla Dire Marchetti-. Senza la nomina di un vicesegretario saremmo andati incontro a un commissariamento e cosi' la scelta e' ricaduta su di me che faccio parte della segreteria. Non si tratta di un passaggio preparatorio alla mia candidatura per la segreteria regionale. Incarico a cui, tra l'altro, non ha mai dato la disponibilita'. Io ho solo invocato la necessita' di un congresso regionale immediato ed unitario».

Non sono passate inosservate in platea le assenze di numerosi dem. A partire dai 'renziani' tra cui i parlamentari Alessia Morani e Mario Morgoni, gli ex deputati Emanuele Lodolini e Piergiorgio Carrescia e il vicepresidente del Pd nazionale Matteo Ricci. «Sono molto preoccupato- dice Marchetti- perche' nonostante un'assemblea partecipata ed interessante ho notato l'assenza di una parte del partito. Un messaggio chiaro: un'assenza che fa rumore e che non poteva passare inosservata. Mi preoccupa molto perche' questo partito deve essere la casa di tutti. Il primo passo ora e' capire se e come si vuole stare insieme. Bisogna capire se stanno partendo altri tipi di percorsi rispetto al Pd. Purtroppo vedo scenari e linguaggi nazionali un po' strani ma non a livello locale. Non vorrei che qualcuno volesse rendere la scissione necessaria». 

Le Marche, passata la tornata elettorale di giugno, si preparano a rinnovare i sindaci nella stragrande maggioranza dei Comuni nel 2019 e poi a votare il nuovo governatore nel 2020. «La situazione a livello locale e' differente da quella a livello nazionale- continua Marchetti-. Vedo una profonda diversita' di vedute su diversi punti ma di fondo la volonta' di stare tutti dentro la stessa casa. Non immagino la possibilita' di non stare dentro la stessa coalizione alle prossime amministrative e alle prossime regionali. Il centrosinistra ha il dovere di compattarsi. Ma una parte del partito non ha partecipato all'assemblea e questo e' il primo scoglio da affrontare. Di certo quell'assenza non aiuta alcun tipo di candidatura alla segreteria regionale»

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