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Mangialardi (Anci Marche): "Così i Comuni non possono andare avanti"

“Incertezza sulla questione Imu, preoccupazione per i bilanci, timori per la Tares. Sul tavolo dei comuni i conti non tornano e amministrare la cosa pubblica sta diventando un esercizio impossibile”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

Incertezza sulla questione Imu, preoccupazione per i bilanci, timori per la Tares. Sul tavolo dei comuni i conti non tornano e amministrare la cosa pubblica dando risposte alle legittime istanze dei cittadini e delle imprese sta diventando esercizio non solo sempre più complicato ma addirittura impossibile: la denuncia arriva dall'Anci Marche, che associa tutti i municipi regionali.

"Ogni giorno mi confronto con gli altri colleghi sindaci delle Marche - dice Maurizio Mangialardi Presidente dell'Anci Marche - che mi chiamano per chiedere risposte e rassicurazioni ma io stesso, come i colleghi presidenti delle altre Anci regionali, aspetto che il Governo dia concretezza agli impegni presi a partire dalle scadenze più urgenti come la definizione dell'Imu e decisioni certe dall'esame che in questi giorni il Parlamento è chiamato a operare riguardo il disegno di legge di riordino del sistema delle istituzioni locali: si va verso una tassa unica che superi l'Imu, inglobi la Tares e che potrebbe essere finanziata strutturalmente con un trasferimento dallo stato centrale agli enti locali in modo da assicurare l'esenzione dalla tassazione della prima casa. Ad oggi però non c'è nessuna certezza sulla modalità e sulle norme applicative".

"I sindaci sono al fianco dei cittadini e delle famiglie e vivono in prima persona il disagio di questa situazione oltre che ascoltare e comprendere le preoccupazioni degli imprenditori i quali, dentro questa forte crisi, vedono i loro sforzi acuiti dalla lentezza della burocrazia e nelle decisioni."

"Chiudere i bilanci è pressochè impossibile anche per le modalità incerte dell'applicazione della Tares, il nuovo tributo comunale annuale (in sostituzione della TARSU) sui rifiuti e sui servizi - ha aggiunto Mangialardi - e, i pochi amministratori che ci riescono, rischiano di firmare un documento che non ha sussistenza istituzionale considerando che siamo in attesa che si decida sulla definizione del saldo Imu 2012, la restituzione ai Comuni della differenza tra le stime di gettito e la reale cifra incassata dai Comuni, la definizione dei saldi della spending review per i singoli Comuni e la sperimentazione di una nuova flessibilità del Patto, già a partire da alcune misure del decreto del Fare, come gli investimenti sull'edilizia scolastica."

"Di certo - conclude Mangialardi - non c'è spazio per altri tagli perchè, pur continuando ad assumersi la responsabilità di contribuire al risanamento dei conti pubblici, i comuni hanno già fatto la propria parte ed anche se finalmente il governo sembra più aperto al confronto, tuttavia necessitiamo di risposte chiare." "Nel prossimo direttivo di Anci Marche metteremo sul tavolo le proposte di intraprendere qualche azione dimostrativa forte, oltre a quelle già organizzate a livello nazionale a Roma, che spieghi ai cittadini che anche noi sindaci siamo vittime e che tengano, soprattutto, sempre alta l'attenzione anche dei media sui problemi che affliggono l'amministrazione degli enti locali".

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