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Tpl, M5S: “Ancora tagli e depotenziamenti. Dov’è la mobilità sostenibile?”

“Il consiglio comunale dovrà votare una delibera sulla cosiddetta riorganizzazione del Trasporto Pubblico Locale, ma in realtà la riorganizzazione non è altro che una serie ulteriore di tagli ben mascherati”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

“Il consiglio comunale dovrà votare una delibera sulla cosiddetta “riorganizzazione” del Trasporto Pubblico Locale, ma in realtà, analizzando nel dettaglio la proposta, la riorganizzazione non è altro che una serie ulteriore di tagli ben mascherati. Anche se la Regione ha la sua parte di responsabilità perché continua a ridurre i fondi per il TPL, la maggioranza in Comune, composta dagli stessi partiti di quella regionale, oltre a regalare per lo shopping natalizio parcheggi gratis e non autobus, si limita a recepire questo ennesimo taglio senza prendere in considerazione alcun investimento su progetti virtuosi di mobilità sostenibile.

Cosa prevede il nuovo piano? L’attenzione è rivolta alla riduzione dei costi senza considerare in alcun modo le esigenze della popolazione, così che alcuni quartieri più periferici vengono completamente penalizzati. L’introduzione della distinzione tra linee “principali” e “secondarie” vede un depotenziamento di queste ultime riducendo il servizio verso molte zone (parliamo di Pietralacroce, Via Santa Margherita, Borgo Rodi e i nuovi quartieri - Brecce Bianche, Montedago, Ponterosso - dove vive un terzo degli anconetani). Anche linee portanti come la 2 e la 3 subiscono una diminuzione della frequenza, quindi delle corse. Alcune zone, come Piazzale Camerino, dove vivono molti anziani, restano scoperte la sera dopo le 19.00 così come non sono reintrodotte corse serali per gli studenti.

Il Movimento 5 stelle chiede alla sindaca Mancinelli, votata da un elettore su quattro, alla sua giunta e agli estensori del progetto,  se il trasporto pubblico sia considerato ancora una scelta strategica per la città. Tagliare per il terzo anno consecutivo vuol dire fregarsene delle gravi ripercussioni che tale scelta politica ha sull'ambiente, sul fattore sociale e sul concetto stesso di servizio pubblico.

Meno trasporto pubblico significa costringere i cittadini ad utilizzare l'auto privata (se le corse sono diradate il TPL perde l'appetibilità e subirà per questo ulteriori tagli), più ricorso alla mobilità privata porta all’aumento degli agenti inquinanti con conseguenze sulla salute dell'ambiente e dei cittadini. Infine si crea ulteriore domanda di parcheggi in centro, come le categorie economiche già chiedono, appoggiate da referenti e parti politiche.

Quale idea di città e mobilità si vuole raggiungere con questo programma che va in direzione opposta a quella di potenziare il trasporto pubblico? Perché non sono neppure previste corsie preferenziali per i bus oppure non si parla di recuperare risorse preziose perse con l'elevato tasso di evasione dei biglietti?”

Per il Movimento 5 stelle Ancona: i  consiglieri Quattrini, Lazzeri, Diomedi, Gastaldi

per i comitati cittadini per il TPL: Daniele Ballanti

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