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Legambiente: “Il traffico è ancora il problema, non la soluzione. No a scelte anacronistiche”

Mariani: “Molte città hanno da decenni di pedonalizzare il centro o limitarlo alla circolazione dei residenti, con risultati positivi per commercio, turismo e vivibilità. Qui discutiamo da 7 anni se mantenere 400 metri di isola pedonale"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

Si torna a parlare dell'isola pedonale e, anziché proporre passi avanti, si continua a mettere in dubbio la sua stessa esistenza. Dai tempi di Sturani, in effetti, niente più si è fatto né pensato per poter ampliare la pedonale attraverso una sua estensione o la creazione di una ZTL.

Al contrario, l'isola è stata costantemente bersagliata da critiche feroci, alle quali le amministrazioni hanno risposto di volta in volta con piccole concessioni apparentemente mirate a richiamare più traffico, come se l'isola pedonale non fosse un progetto basato su un'idea precisa di fruibilità della città, bensì solo una foglia di fico attorno alla quale permettere la proliferazione di un inquinamento già ampiamente insostenibile.
Del resto, il livello allarmante di inquinamento da polveri sottili è stato anche attestato dai dati dei rilevamenti effettuati in occasione della recente tappa anconetana del Treno Verde di Legambiente.
Ma, nonostante tutto, oggi gli amministratori locali continuano imperterriti, professando un'idea di sviluppo molto anni Sessanta e sposando misure discutibili come il totale ripristino del doppio senso in Corso Stamira, la cui abolizione avrebbe compiuto 70 anni il prossimo mese di luglio, o la sua istituzione lungo la Galleria San Martino.

"Molte città italiane hanno scelto già decenni fa di pedonalizzare il proprio centro o limitarlo alla circolazione dei residenti, con risultati ovunque positivi per commercio, turismo e vivibilità. Qui discutiamo da 7 anni se mantenere 400 metri di isola pedonale" commenta amaro Paolo Mariani, presidente del Pungitopo. "Anziché progettare un ampliamento della pedonale ed incentivarne la fruizione, gli amministratori si preoccupano di come dare campo libero al traffico nelle vie limitrofe e nelle traverse".

Crisi economica generalizzata, iniziative imprenditoriali e amministrative appannate o assenti. Nessuna di queste possibili concause del paventato declino delle attività commerciali e della fruizione di corso Garibaldi sembra aver mai sfiorato la mente di chi reclama il ritorno del traffico né di chi, a tali richieste, anziché replicare, arrossisce impacciato.
La panacea sembra solo il caro e vecchio traffico. Una scelta apparentemente facile e popolare. Una scelta che finirebbe invece per congestionare ancora di più il centro, incrementare un inquinamento già da record, penalizzare i trasporti pubblici e rendere così davvero isolate e meno attrattive le attività e la zona che si vorrebbero rilanciare.

Circolo Naturalistico Il Pungitopo ONLUS

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