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Insulti e minacce tra vigili urbani, il sindaco Mancinelli: «E' fisiologico»

Non la pensa così il consigliere Berardinelli che denuncia un clima molto difficile all'interno del corpo di polizia locale, dopo le vicende che hanno portato alcuni agenti ad indagare su colleghi presunti assenteisti

Insulti e minacce all’interno del corpo di Polizia Municipale. La denuncia è approdata questa mattina (12 febbraio) in consiglio comunale da parte del consigliere di Forza Italia Daniele Berardinelli, tramite un’interrogazione rivolta direttamene al sindaco Valeria Mancinelli. La risposta? «Sono dinamiche fisiologiche all’interno di un posto di lavoro».

INSULTI E MINACCE. Secondo il consigliere forzista, di recente si sarebbero verificati episodi che non si addicono di certo ad un corpo di polizia locale. Si tratta di 2 casi in particolare. Nel primo ci sarebbe un verbale di segnalazione scritto da un vigile dopo aver, a detta sua, subito insulti e minacce da parte di un collega. Nel secondo caso c’è un altro vigile che avrebbe insultato un’impiegata amministrativa, la quale aveva riportato la cosa all'attenzione del responsabile del personale con tanto di nota protocollata. Due casi per i quali si sono anche aperte indagini disciplinari interne. Entrambe chiusesi con un nulla di fatto dopo aver appurato come non ci fosse altro che la parola di una parte contro quella dell’altra. In particolare su quest’ultimo caso, Berardinelli ha già annunciato un accesso agli atti, anche se, nel frattempo, lo scontro si sarebbe “risolto” con un’accordo. «Ma che nel corpo dei Vigili ci siano controversie, tensioni e scontri personali non è una novità ed è fisiologico come in qualsiasi posto di lavoro» ha detto il sindaco rispondendo all’interrogazione. Non è dello stesso avviso Berardinelli che parla di tentativo da parte del sindaco di far passare il messaggio che "tutto va bene madama la marchesa”. «Come al solito il sindaco Mancinelli ritiene fisiologici gli scontri che oramai da anni vedono protagonisti gli uomini della nostra Polizia Municipale - ha spiegato il consigliere di centro destra - In realtà il clima all'interno del Corpo è molto difficile dopo le vicende che hanno portato alcuni agenti ad indagare su colleghi presunti assenteisti per poi trovarsi a loro volta indagati». Il consigliere fa riferimento all'indagine del pm Paolo Gubinelli, che ha fatto scattare 6 avvisi di garanzia verso altrettanti vigili urbani ad Ancona, accusati di aver creato un giro di favoritismi tra loro. Un caso per cui proprio Berardinelli, con il sostegno del Movimento 5 Stelle, aveva chiesto una commissione di inchiesta. Un caso, finito addirittura in Parlamento con l'interrogazione della deputata Agostinelli

CAPOSERVIZIO ESCLUSO DAI CONTROLLI. Ma il consigliere dorico ha anche chiesto conto del fatto che, a seguito delle stesse indagini, il responsabile della sezione di P.G. è stato escluso dall'accesso al programma online di verifica dello smarcamento del cartellino, sistema utilizzato in passato per indagare i possibili assenteisti. Su questo il sindaco ha detto: «Un caposezione non ha visione del job -time dei dipendenti delle altre sezione perché ogni capo sezione controlla i suoi e non quelli degli altri. Un conto è l’ufficiale di polizia giudiziaria che sta svolgendo delle indagini su delega del pm, un altro conto è quando quell’ufficiale lavora come qualunque altro vigile».

PROBLEMI NELLA GESTIONE DELLE SANZIONI. Infine alcuni cittadini avrebbero lamentato dei problemi nel pagamento delle multe tramite bonifico bancario. Ai vigili risultano arrivati in ritardo nonostante la transazione sia avvenuta entro i 5 giorni canonici. Tempi tecnici delle transazioni bancarie che mettono fuori gioco i vigili. Dunque, nel dubbio, meglio pagare tramite lottomatica o in contanti. 

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