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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

“Giù le mani dai carrozzieri!”: gli autoriparatori incontrano i parlamentari

All'iniziativa, che si terrà alle ore 10 ad Ancona, presso l'Auditorium Confartigianato, via Fioretti 2, parteciperanno gli autoriparatori associati a Cna e Confartigianato

Dopo aver partecipato alla manifestazione di protesta a Roma del 15 gennaio, i carrozzieri marchigiani incontreranno sabato prossimo  i parlamentari eletti nella regione. All’iniziativa, che si terrà sabato 18 gennaio alle ore 10 ad Ancona, presso l’Auditorium Confartigianato, via Fioretti 2, parteciperanno gli autoriparatori associati a Cna e Confartigianato.

Al centro del confronto le nuove norme della riforma Rc auto, contenute nel decreto “Destinazione Italia”, entrato in vigore lo scorso 24 dicembre. Le nuove regole  impongono in pratica di far riparare il veicolo incidentato esclusivamente dalle officine di carrozzeria convenzionate con le assicurazioni e pagate direttamente da queste ultime.  Interverranno i presidenti nazionali di Cna Autoriparazione Franco Mingozzi e di Cgia Carrozzerie Silvano Fogarollo.

A manifestare a Roma, davanti alla sede del Ministero dello Sviluppo Economico erano presenti circa mille carrozzieri di cui circa 60 provenienti dalle Marche. Nutrita anche la presenza alla manifestazione dei parlamentari marchigiani. Sono intervenuti gli onorevoli Paolo Petrini, Emanuele Lodolini, Piergiorgio Carrescia, Alessia Morani e la senatrice Camilla Fabbri. Da tutti è arrivato l’impegno di lavorare per modificare il decreto “che andrà  riscritto dal Governo ” hanno affermato “attorno ad un tavolo con le associazioni di categorie, le assicurazioni e le associazioni dei consumatori”.

 Ma cosa contestano le associazioni dei carrozzieri di Cna e Confartigianato? “Con le nuove norme, se l’automobilista volesse far riparare la sua auto dal suo carrozziere di fiducia” affermano i responsabili di Autoriparazione Cna Fausto Bianchelli e di Anc Confartigianato Luca Bocchino “dovrebbe rinunciare ad uno sconto sulla polizza tra il 5 e il 10 per cento mentre la carrozzeria sarebbe obbligata ad applicare le stesse condizioni di quelle convenzionate con le assicurazioni, con ribassi del prezzo di mercato superiori al 30 per cento. In questo modo si rischia di far chiudere nella nostra regione più di 300 carrozzerie indipendenti  che non operano in convenzione con le assicurazioni e si pregiudica la sicurezza dei veicoli riparati al risparmio”.

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