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Politica Falconara Marittima

Pd a congresso, obiettivo: unità a sinistra per tornare al governo cittadino

I gruppi politici scaldano i motori in vista delle Comunali '18. Cic e Fbc snobbano (non tutti) la riunione convocata dai dem. La maggioranza andrà con Signorini e senza simboli di partito

L’attuale segretario Egidio Borsini in pole per la riconferma. L’ex assessore regionale Marco Luchetti candidato in pectore. Il Partito Democratico falconarese va a congresso per rinnovare i suoi vertici con l’obiettivo di tornare al governo cittadino dopo i 10 anni di giunte Brandoni. A poco più di sei mesi dal voto per il rinnovo della carica di sindaco e del consiglio comunale i gruppi politici cittadini iniziano le grandi manovre elettorali. Domenica 22, dalle 9.30 al Centro Pergoli, i dem si riuniscono in assemblea per votare il loro segretario comunale, oltre che per il rinnovo della segreteria provinciale. In lizza, al momento, c’è solo Egidio Borsini. A chiamare l’attuale coordinatore, già ad interim dal 2015 in sostituzione di Albarosa Talevi e poi confermato, le varie anime dei dem falconaresi, convinte della figura di Borsini quale garante dell’unità del partito. E proprio unità si cerca in tutto il campo del centrosinistra. Ieri sera (lunedì 16 ottobre) i democrat hanno convocato gli storici alleati per studiare programma e cercare convergenza sul nome di Luchetti.

Unità a sinistra, cercasi

Fermo restando che lo stesso Luchetti è pronto a fare un passo indietro qualora si profili un nome capace di ampliare al massimo la coalizione (che al momento non si scruta all'orizzonte), Socialisti e Repubblicani hanno dato la loro adesione. Per Mdp, Sinistra Italiana e Partito Comunista il discorso è diverso. Le politiche nazionali, antitetiche rispetto al Partito Democratico, potrebbero influire anche a livello locale imponendo la presentazione di candidati propri e liste separate per Mdp e Si. Programma e candidato convincerebbero gli esponenti ma è prematuro predire l’evoluzione. Il Pci è più vicino alle liste civiche di opposizione Falconara Bene Comune e Cittadini in Comune che nel 2013 sostennero Riccardo Borini. Difficile che il Pd riesca ad attrarre queste ultime. Pur invitate, le civiche hanno preferito non partecipare salvo qualche esponente transfuga e a livello personale. Il nome di Luchetti, per altro, potrebbe essere motivo di dissenso viste le contestazioni del passato, legate all’autorizzazione al rigassificatore Api, quando il candidato ricopriva la carica di assessore regionale.

L'erede di Brandoni

Nel centrodestra non si sta a guardare. Pur impegnati nell’amministrazioni di questi ultimi mesi di legislatura la maggioranza si è incontrata nei giorni scorsi per decidere l’erede di Goffredo Brandoni. I consiglieri hanno votato tra l’attuale vicesindaco Stefania Signorini e l’assessore ai Lavori Pubblici, Matteo Astolfi. L’ha spuntata la prima che, poi, ha ricevuto le congratulazioni e l’appoggio di tutto il gruppo. Prerogativa di entrambe le candidature è stata quella di proseguire con l’esperienza delle civiche. Niente partiti in coalizione. Come Bacci a Jesi. Difficile fosse il contrario. La Signorini è una figura tecnica, fuori dalle nomenclature di partito. Astolfi, un tempo in Alleanza Nazionale, non ha mai aderito al Pdl né, dopo la sua dissoluzione, alle forze che ne sono derivate (Forza Italia, Fratelli d’Italia). La Lega Nord, dunque, che avrebbe voluto unirsi alla coalizione ma con il simbolo, resterà fuori e andrà, a quanto sembra, da sola con un proprio candidato. In campo ci sarà anche il Movimento 5 Stelle. Gli attivisti falconaresi hanno già iniziato da settimane a incontrare i cittadini per stilare il programma. Prossimo appuntamento: domani sera, ore 21.30 nella sede di via Cavour.  
 

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