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Falconara, Brandoni al giro di boa: rilancia sui lavori pubblici

In vista 40 opere pubbliche in tutti i quartieri della città per oltre 2 milioni di investimenti. Il 21 marzo si approva il bilancio di previsione. Poi, il rimpasto in giunta

A poco più di due anni dalla scadenza del mandato (primavera 2018) e a un passo dal rimpasto in giunta, il sindaco Goffredo Brandoni è pronto a lanciare il più grande piano di lavori pubblici degli ultimi anni. Tra i 2 e i 2,5 milioni di euro per il prossimo biennio da investire in 40 interventi in tutti i quartieri della città. Il 21 marzo il Bilancio di Previsione 2016 approderà in consiglio comunale per l'approvazione. Il documento ha già trovato il parere favorevole dei Revisori dei Conti è domani, giovedì 17 marzo, farà un passaggio in Commissione Bilancio. L'ok del consiglio viene cercato prima del termine ultimo del 30 aprile «perché avremo più tempo per programmare l'iter burocratico degli interventi. Il nostro grande obiettivo poi sarà quello di approvare il Preventivo 2017 entro la fine del 2016 e avere tutto un anno a disposizione» spiega il primo cittadino falconarese. Ma come si è giunti dall'essere una città sull'orlo del dissesto alla possibilità di spendere? «Ricordo sempre - spiega Brandoni - che nel 2008 all'insediamento avevamo 77 milioni di debiti con le banche e 9 milioni fuori bilancio. Azzerati i 9 milioni fuori bilancio siamo arrivati al Consuntivo 2014 con 63 milioni da restituire agli istituti di credito. Tutto questo con trasferimenti dallo Stato sempre più vicini allo zero e senza rinunciare a grandi e necessarie opere come la scuola Alighieri, le asfaltature delle principali vie di comunicazione, il rifacimento del campo sportivo Neri o il sottopassaggio di Palombina Vecchia».

Mica facile. Fino al 2009 il Comune contava su oltre 6 milioni di trasferimenti dallo Stato. Oggi quella cifra, tra tagli e spending review, è poco sotto i 2 milioni. «In pratica - prosegue il sindaco - sono pari all'Imu che incameriamo. Sempre più i Comuni devono fare con le proprie risorse. Cosa avremmo potuto fare con 4 milioni in più? Basti pensare alla nevicata 2012: fronteggiarla ci è costato 450mila euro a fronte dei circa 130mila dati dalla Regione. I restanti 320mila, non potendo accendere altri mutui li abbiamo tirati fuori noi. Potevano essere investimenti per la città». E allora? Gli investimenti sono stati resi possibili da due fattori: il superamento del Patto di Stabilità voluto nell'ultima Finanziaria, che prevede il pareggio di bilancio per i Comuni e quindi la possibilità di spendere se i conti sono in ordine, e i circa 4 milioni di avanzo di esercizio accumulati da Falconara in anni di gestione virtuosa del bilancio. La maggioranza ha lavorato alle priorità. «Per la prima volta disponiamo di una cifra superiore al milione di euro - rivela Brandoni - Io, essendo il destinatario della maggior parte delle richieste dei cittadini mi sono concentrato sul miglioramento del centro storico di Falconara e di Castelferretti. I consiglieri hanno lavorato portando le istanze dal territorio. C'è stata condivisione totale. Chiaro che abbiamo dovuto fare sacrifici e che nonostante la bella cifra ma non si riuscirà a soddisfare tutte le esigenze ma guardiamo il bicchiere mezzo pieno».

Chiusa la partita bilancio. Il prossimo step è il rimpasto di giunta. Al posto dell'assessore ai Servizi Sociali, Fabio Marcatili, entrerà Giorgia Fiorentini. Già presidente del consiglio durante la precedente legislatura, la Fiorentini è stata indicata da Insieme Civico nonostante la candidatura 2013 nelle fila di Uniti per Falconara. Previsto anche un giro di deleghe tra gli assessori. Brandoni non ne parla ma ha il piglio di chi ha le idee chiare. I ben informati ritengono blindate le deleghe di Matteo Astolfi (Lavori Pubblici, Patrimonio e Ambiente) e di Raimondo Mondaini. Non altrettanto quelle del vicesindaco Clemente Rossi e dell'assessore Stefania Signorini che rientrerebbero in un rimescolamento con la new entry Fiorentini. Prevista, a quanto pare, anche la presidenza del consiglio a Yasmin Al Diry (Insieme Civico) al posto di Marco Giacanella che, a quel punto, tornerebbe nel gruppo di Upf. La civica si è vista in settimana per valutare un cambio per il ruolo di capogruppo, attualmente Raimondo Baia.

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