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Il Movimento vuole espellere Sandro Bisonni, lui se ne va prima: è giallo sulle motivazioni

Poche righe per annunciare l'avvio del procedimento di espulsione e l'addio al Movimento. Il gruppo consiliare è con lui ma non i 5 Stelle del territorio. È il secondo addio eccellente nelle Marche dopo la Fucksia

Sandro Bisonni dà l'addio al Movimento 5 Stelle ma non si dimetterà da consigliere regionale. Il secondo addio eccellente nel Movimento dopo l'espulsione della senatrice Serenalla Fucksia. La vicenda è emersa nei giorni scorsi grazie allo stesso Bisonni che ha rivelato l'avvio, da parte dello staff di Beppe Grillo, di una procedura disciplinare. Ci sarebbe la possibilità di fare ricorso ma Bisonni ha preferito altrimenti. «Mi sembra - osserva - che il Movimento 5 stelle, da quando Beppe Grillo si è fatto da parte, abbia smarrito i suoi principi fondanti nonché quelli di garanzia e per tali motivi non mi riconosco più in esso».

Il gruppo consiliare, Maggi in testa, si è schierato con Bisonni. Ad accusarlo, già nei mesi scorsi, vari Movimenti locali. Fabriano, Loreto, Tolentino, Civitanova, Matelica, Porto Potenza e Recanati ne avevano chiesto le dimissioni «essendo venuto meno ad alcuni degli impegni etici sottoscritti di fronte agli attivisti al momento della candidatura». Bisonni avrebbe tenuta nascosta la parentela, il fratello, con un assessore di Porto San Giorgio. Accuse anche per le spese sostenute in campagna elettorale. Maggi e i pentastellati in Regione fanno quadrato. «Bisonni – si legge in una nota - si è sempre impegnato, sia nell'aula del Consiglio che nella III Commissione di cui è Vicepresidente, nel rispetto di quelle decisioni che il Gruppo Consiliare ha preso seguendo costantemente la linea politica del Movimento 5 Stelle. Non abbiamo quindi riscontrato, a livello istituzionale, comportamenti tali da poter innescare un procedimento di espulsione».

Sulla vicenda è intervenuto anche Andrea Quattrini, Movimento 5 Stelle Ancona che si è invece schierato con le basi comunali. «Quelle di Bisonni sono dichiarazioni veramente contraddittorie – dice l'anconetano - lo invitiamo a ripensarci, farsi specificare le motivazioni in modo che possa dimostrare a tutti, nella massima trasparenza, che non ha infranto alcuna regola. Se non lo farà, dimostrerà a tutti di non volere trasparenza e avremo il forte sospetto che sia ben conscio di ciò che gli viene contestato, di avere infranto le regole e ingannato Beppe Grillo e tutti gli elettori. Quindi, se non vuole fare chiarezza nel rispetto dei nostri elettori che lo hanno votato, dia le dimissioni da consigliere regionale e faccia entrare al suo posto un altro rappresentante del M5S che rispetta le regole».

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