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Priorità 2017, Lodolini (Pd): «Reddito ai più poveri»

Lodolini: « È necessario introdurre il reddito d’inclusione sociale contro la povertà, in sostegno di famiglie e persone in grave difficoltà economiche»

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

Ė stata una prima settimana 2017 durissima per freddo, neve e disagio che alcuni, tra i più poveri, hanno pagato addirittura con la morte!È necessario arrivare al più presto in Parlamento all’approvazione definitiva del reddito di inclusione, e dotare il Paese di una misura universale di contrasto alla povertà. Qualcosa di importante si è iniziato a fare. Penso al governo Renzi: con la legge di stabilità 2016 abbiamo definito un fondo da 1 miliardo 150 milioni e a metà 2016 l'Italia si è dotata finalmente di misure come il Sostegno per l'inclusione attiva (Sia). Il funzionamento e l'applicazione del Sia prevedono il rafforzamento del sistema dei servizi sociali sul territorio nell'ottica della rete integrata dei servizi. Il Sia prevede, infatti, l'erogazione di un sussidio economico alle famiglie con minori in condizioni di povertà, subordinato all'adesione a un progetto di attivazione sociale e lavorativa. Per accedere al Sia è necessaria una valutazione multidimensionale dei bisogni e la costruzione di un patto con i servizi, finalizzato al miglioramento del benessere della famiglia e quindi alla graduale riconquista dell'autonomia. La presa in carico richiede interventi personalizzati di valutazione, consulenza, orientamento, monitoraggio, attivazione di prestazioni sociali e d’interventi in rete con altri servizi pubblici e privati del territorio. Nei fatti il Sia pertanto, anticipa, in versione ridotta, alcuni contenuti essenziali del Reddito d’inclusione, in attesa che si completi l'iter parlamentare e il successivo percorso attuativo della legge delega per il contrasto alla povertà presentata dal PD nel luglio 2016. Una misura che permetterà di dare sostegno a circa 200mila famiglie, con 500mila minori, per un totale di quasi un milione di persone, destinata, quindi, ad ampliare nel prossimo futuro la platea dei potenziali beneficiari, con l'obiettivo di diventare uno strumento universale di contrasto alla povertà.

Dobbiamo, infine, rispondere all'appello lanciato giorni fa da "Alleanza contro la povertà", l'associazione che raggruppa 35 organizzazioni. È necessario introdurre il reddito d’inclusione sociale contro la povertà, in sostegno di famiglie e persone in grave difficoltà economiche. L'Istat ci dice che un milione e 600 mila famiglie, ovvero 4,5 milioni di persone hanno varcato la soglia della povertà assoluta, un minore su tre è a rischio. Ecco, loro devono essere la priorità. Parliamo di famiglie con reddito Isee sotto i tremila euro. Può essere fatto anche attraverso il ricorso a un provvedimento d’urgenza. Qualunque via normativa verrà scelta, ritengo indispensabile portare rapidamente a compimento il lavoro svolto dalla Camera dei deputati con la legge delega per il contrasto alla povertà, che ha visto il coinvolgimento di tante organizzazioni attive sul tema, a partire dal prezioso contributo dell’Alleanza contro la povertà.

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