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Elezioni regionali Marche 2015

Gianni Cuperlo ad Ancona, la riforma delle Regioni? «Si va avanti»

Per Cuperlo nessuno propone di dividere le Marche, solo ci sono state delle proposte avanzate da Chiamparino, Zingaretti e Caldoro che vanno nel senso di una discussione sullo sviluppo della regione Marche per cui se ne deve discutere

«La riforma delle Regioni va fatta vivere all’interno della riforma Costituzionale con una discussione seria con la conferenza Stato-Regioni». Lo ha detto il deputato del Partito Democratico Gianni Cuperlo intervenuto ieri alla ex sala consiliare di Palazzo del Popolo in occasione di un incontro dal titolo “La sinistra delle buone riforme: lavoro, scuola, diritti, contro vecchie e nuove povertà”. Su questo Luca Ceriscioli aveva detto che non avrebbe coinvolto le Marche, ma quella proposta di riforma che prevede l’accorpamento delle Regioni è ancora viva e, ad oggi, vedrebbe la provincia di Pesaro Urbino andare con il nord e il resto delle Marche con l’Abruzzo. Giusto? «Nessuno propone di dividere le Marche, Ci sono state delle proposte avanzate da Chiamparino, Zingaretti e Caldoro che vanno nel senso di una discussione sullo sviluppo della regione Marche. Ma ripeto, se ne deve discutere all’interno della riforma Costituzionale». Quindi si va avanti? «Si va avanti» ha confermato il democrat. Avanti dunque con la proposta che prevederebbe la “scissione” delle Marche, tanto che anche lo stesso Gian Mario Spacca ne ha fatta una battaglia in campagna elettorale. 

Ma ieri Cuperlo ha anche affrontato il tema regionali, indicando come il primo nemico del partito democratico sarà il dissenso dalla sinistra. Il rischio è che parte dell’elettorato marchigiano targato Pd scelga di astenersi, per fare un segno, un monito al proprio partito. “mettere quella croce è sempre più dura ha detto un presente”. «Non andare a votare é sbagliato - ha risposto Cuperlo -  Dobbiamo recuperare quella parte dei voti del dissenso interni al Pd».

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