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Sessantacento: ecco il piano strategico per una "città condivisa"

Sono pronti a candidarsi alle prossime comunali. Forse saranno a Maggio, ma intanto l'associazione Sessantacento, con in testa Stefano Tombolini, Davide Barigelli e Domenico Allegri, presenta le proprie idee

"Sulla scorta del progetto cerchiamo l'appoggio dell persone. Ci vogliamo candidare" ha detto ieri sera Stefano Tombolini. Lui che, insieme a Davide Barigelli e Domenico Allegri, è l'ideatore ed esponente del nuovo movimento Sessantacento Ancona. Ieri, all'Hotel City, c'è stato un incontro con la città.  Al centro di tutto ci sono le idee e c'è il progetto. "Ora vogliamo allargare la partecipazione alla realizzazione del progetto" ha spiegato Tombolini. Sulla base di questo, i membri del nuovo soggetto politico, vogliono scendere in campo per un nuovo progetto di città. Si guarda al futuro dunque, anche Davide Barigelli preferisce non parlare di futuro perchè "sembra troppo lontano" e ha detto: "Oggi si chiude una fase della città. Ora Ancona deve guardare al domani".

Cosa propone il Sessantacento per il domani? Riqualificazione del quartiere della Palombella, oltre a diversi contenitori vuoti della città. Come ad esempio l'ex Fermi. Integrazione di servizi commerciali con quelli della mobilità verso la parte nord di Ancona. Riqualificazione delle frazioni. Per fare questo Sessantacento propone il social housing, proprio quel progetto di accesso alle abitazioni destinato alla fascia grigia, che l'ultima giunta Gramillano ha tentanto di avviare. Valorizzazione del quartiere del Piano. Come? Attraverso l'attuazione del project financing di piazza d'Armi, all'interno del quale - nella proposta dell'Associazione - sarebbe possibile prevedere anche un impianto natatorio con vasca olimpica. Un progetto di Hotspot per creare una rete internet gratuita e accessibile nelle piazze e nei luoghi pubblici della città. Creazione di un outlet diffuso. Creare nel centro di Ancona, inteso come centro storico, dei veri e propri "percorsi" dedicati a varie attività destinate all'attrazione e rivalutazione del turismo: percorsi della cultura, del gusto e della moda. Il tutto per ricreare un centro, che sia a misura di turisti, residenti e studenti, a seconda delle necessità.

Non solo perchè Davide Barigelli ha anche lanciato due innovative iniziative sociali che guardano all'accoglienza: "Accogli in casa" e "Io ospitale". Il primo è un progetto che vuole fare cultura dell'accoglienza familiare. Le famiglie disposte ad accogliere un ragazzo in casa propria potranno farlo rispondendo all'esigenza di chi, magari per motivi personali o economici, fa fatica ad occuparsi temporaneamente di un minore. Il secondo vuole mettere in rete famiglie disposte ad ospitare, per brevi periodi di tempo, persone che si fermano ad Ancona per vari motivi, magari per lavoro o studenti.

Quelli del Sessantacento sono ora pronti a creare un consenso intorno al loro movimento partendo dalla condivisione del loro progetto.

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