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Elezioni Comunali 2013

I Comitati Civici scrivono ai candidati: “Ecco le criticità di Ancona”

Conclusa la lunga fase della campagna d'ascolto dei cittadini, la Rete dei Comitati Civici di Ancona ha redatto un documento che presentare alla città e ai candidati Sindaci del Comune di Ancona

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

Conclusa la lunga fase della campagna d'ascolto dei cittadini, attraverso lo strumento delle segnalazioni e proposte sul territorio, la Rete dei Comitati Civici di Ancona ha redatto un documento che presentare alla città e ai candidati Sindaci del Comune di Ancona per sottoporre a chi sarà chiamato ad amministrare la città ciò che i cittadini si attendono. La lettera ai candidati Sindaci è pubblicata integralmente sul blog della Rete all'indirizzo www.retecomitaticivici.wordpress.com e nei giornali che ne pubblicano tutto il contenuto ed i paragrafi riguardano: Rifiuti e igiene urbana, Manutenzione strade, Trasporto pubblico, mobilità e viabilità, Sicurezza e microcriminalità, Tutela del verde e delle passeggiate, Tutela del patrimonio artistico e architettonico e decoro della zona, Cultura e tempo libero.

Nel frattempo proseguono gli incontri con i candidati Sindaci che ne fanno richiesta. Ricordiamo inoltre che dopo la ristrutturazione della parte alta delle mura di via Torresi si è in attesa che partano i lavori sulla parte a valle e che sono stati sollecitati nuovamente i lavori dopo 17 anni di indifferenza amministrativa; al riguardo i responsabili comunali dei lavori hanno assicurato che essi partiranno entro il 20 giugno data limite previste dall'ordinanza da noi chiesta ed ottenuta. Inoltre l’asfalto nuovo di via Torresi, che a soli 20 giorni dai lavori si è sbrindellato in più parti, attende dopo 5 mesi l’intervento della ditta che ha eseguito, in modo scadente, i lavori e l’area di via Seppilli, abbandonata nella giungla e nel degrado attende, come assicurato da Maiolini, Foresi, Mandarano in una riunione del novembre scorso, la bonifica chiesta ed assicurata, ma mai avvenuta.

Daniele Ballanti
Portavoce della Rete dei Comitati Civici di Ancona


Ecco la lettera ai candidati Sindaci nella versione integrale.

LETTERA APERTA AI CANDIDATI SINDACI


Gentile Candidato Sindaco del Comune di Ancona,
a maggio si vota per la scelta del nuovo sindaco di Ancona, città assai scesa a livelli bassi nella classifica delle città più pulite e ben amministrate e la Rete dei Comitati Civici di Ancona inoltra questa lettera aperta ad ogni candidato alla carica di primo Cittadino. Molte sono le criticità rilevate dai cittadini e tra i cittadini in tempi non sospetti, ascoltando le persone attentamente. Le criticità sono uno spunto per i candidati sindaci per dare risposte ai cittadini che evidenziano quelle che ritengono priorità, ripensando l’impegno politico come servizio per i cittadini, soprattutto quelli che non fanno parte delle solite “caste” sociali di riferimento della politica.
La Rete dei Comitati Civici di Ancona si rende disponibile ad incontrare chiunque di essi ne faccia richiesta, per confrontarci con chi  avrà la responsabilità di governare questa nostra città così maltrattata. Le criticità rilevate sono state raggruppate per temi.


Rifiuti e igiene urbana
La città non è sufficientemente pulita, non più da qualche anno, c’è carenza di igiene urbana, di pulizia delle strade, scarseggia anche la pulizia dei tombini. Per ciò che riguarda il sistema di conferimento dei rifiuti attraverso IGENIO, in certe zone come in piazza Medaglie d’Oro, Archi, corso Carlo Alberto, di fronte all’ex Standa, è necessario regolamentare nel modo migliore gli orari del contenitore anche con soste domenicali e comunque ampliando l’orario di stazionamento in quanto, quando il contenitore è assente (es. dal sabato sera al lunedì), si formano discariche a cielo aperto. La motivazione è che buona parte delle persone non è in possesso di “chiavetta” per apertura contenitore in quanto sono cittadini extracomunitari ospiti/clandestini presso loro connazionali residenti in zona.
Occorre rafforzare e migliorare le modalità di raccolta differenziata dei rifiuti e potenziare i controlli degli Ispettori ambientali in tutte le zone della città, soprattutto nei quartieri “sensibili” (Piano, Archi, Stazione e anche se in modo minore Grazie e Tavernelle) oggi insufficienti e pressoché  assenti per  contrastare le discariche in strada, fenomeno di gravissima evidenza di degrado; il contrasto va fatto con determinazione per stroncare il fenomeno preoccupante.

Manutenzione strade
E’ necessario eseguire i lavori di asfaltatura delle strade, sia quelle principali che le strade interne dei quartieri, secondo un calendario delle priorità e richiamare la ditta che ha eseguito i lavori di asfaltatura in via Torresi per rimediare alle buche che si sono aperte dopo nemmeno un mese, sistemare la ringhiera fatiscente, non a norma di sicurezza scale pericolose per i pedoni in via Marconi lato Stazione; sistemare le scale pericolose assenti di antiscivolo in Via Marconi e in corso C. Alberto a scendere in via Fiorini.
Occorre migliorare la segnaletica orizzontale e razionalizzare la segnaletica verticale, migliorare i marciapiedi e la mobilità pedonale in Via Giordano Bruno fronte Coop, Piazzale Loreto, Via Marchetti, Via Pesaro, Via Osimo, tutto versante est di Via Giordano bruno così “abbandonato”.
Occorre far partire i lavori per sistemare le mura di via Torresi lato scalette, secondo l’ordinanza emessa, mentre quelli sulle mura lato monte in questi giorni sono terminati.
Per l’Area Seppilli occorre che il nuovo Bilancio Comunale preveda l’esecuzione del progetto di recupero, utilizzando i fondi provinciali (413.000€) già destinati allo scopo, secondo quanto deciso dall’uscente Amministrazione e Circoscrizione. Nel frattempo si sollecitano lavori di bonifica della piazzetta trasformata per incuria degli Amministratori uscenti in giungla e discarica (in questo caso le promesse degli assessori uscenti competenti e presidenti di circoscrizione di dicembre 2012) vanno mantenute!

Trasporto pubblico, mobilità e viabilità
Occorre potenziare il trasporto pubblico urbano, in particolar modo quello elettrico, per contrastare le emissioni inquinanti. Quindi solo favorendo l’utilizzo dei mezzi pubblici e rendendo appetibile l’offerta si può portare ad un contenimento delle emissioni inquinanti, mentre la politica dei tagli adottata fino ad oggi ha avuto l’effetto contrario. Occorre reintrodurre le corse soppresse con la chiusura della galleria del Risorgimento (corse linee 2, 3, 46), ripristinare la corsa delle linee 1/4 e C di mezzanotte e quella della linea 30 (per l’ospedale) e per Falconara cancellata nei giorni festivi; proposta già avanzata a Conerobus l’anno scorso ma senza aver ottenuto nessuna risposta. Necessario è lo spostamento del capolinea delle linee extraurbane (esclusa la B e C che servono quartieri nord di Ancona) da piazza Cavour  alla zona Stazione (zona Archi parcheggio ex ATMA in attesa della nuova Autostazione).
Bisogna investire anche nelle piste ciclabili, iniziando a tutelare l’unica esistente in via G. Bruno perennemente occupata da auto in divieto di sosta e mai controllate dai Vigili Urbani e ampliarle nel percorso Piano – Archi – centro –  Passetto.  
Utile limitare il traffico troppo invasivo nella zona del Centro storico, implementare zone 30, prevedere anche percorsi pedonali con indicazione dei monumenti e dei siti di interesse per invogliare i turisti. Obbligatorio razionalizzare i parcheggi prevedendone solo nelle zone fuori e in prossimità del centro (no ulteriori parcheggi in centro o sotto le piazze) collegati da navette veloci e quelli pertinenziali, contrastare la sosta selvaggia ora tollerata, liberare la piazzola bus in stazione ora transitata e occupata da automobili che bloccano il flusso dei bus, ripristinare le corsie preferenziali per bus oggi soppresse, aumentandone l’estensione complessiva. Urgente l’immediata istituzione di una rotatoria “rappresentativa” e decorosa di un capoluogo di regione tra via Giordano Bruno - Via Marconi - Piazza Rosselli, mai arrivato a buon fine, che sarebbe utile per diminuire il traffico nella zona della Stazione Ferroviaria. La segnalazione acustica dei semafori, per i non vedenti, non funziona più da anni ed andrebbe sicuramente ripristinata

Sicurezza e microcriminalità
E’ necessario migliorare l’illuminazione pubblica dove obsoleta e insufficiente, come in via Marconi, via Torresi, ecc . Prioritario è Incentivare i controlli ed i presidi delle Forze dell’Ordine anche con l’utilizzo della POLFER della stazione ferroviaria tale da essere da deterrente ad episodi di microcriminalità ed aumentare la percezione della presenza dello STATO.  Inoltre nelle zone stazione e via G. Bruno, dati alla mano, per un negozio di cittadini extracomunitari che apre vi è un negozio italiano che chiude, perdendo anche attività storiche e caratteristiche del luogo, e prevalgono oggi attività di chincaglieria e Kebab.  Secondo noi occorre che l’Amministrazione  Comunale si impegni attivamente e con convinzione sul fronte della valorizzazione del tessuto commerciale ed economico della Zona  delle imprese italiane, salvaguardandone l’esistenza. E’ riduttiva e fuorviante l’analisi delle difficoltà del commercio locale imperniata solo sui temi della crisi e delle politiche di marketing urbano in quanto le cause sono molteplici (es. liberalizzazioni, semplificazione amministrativa, difficoltà di accesso al credito, della necessità di una nuova legge regionale di settore, necessità di una rivisitata disciplina in materia di Feste popolari, creazione di reti d’impresa e  centralità di politiche legate alla   vivibilità dei centri urbani).

Tutela del verde e delle passeggiate
Anche la tutela, la manutenzione e la salvaguardia dei parchi, dei giardini, delle aree verdi è diminuita negli ultimi tempi. Occorre incentivare la creazione di percorsi ‘verdi’ dentro la città. In particolare il Parco della Pace ed altri adiacenti sono diventati zona di conquista di tossici e ritrovo di bande di alcolizzati stranieri, il parco di Posatora d’estate è ogni pomeriggio/sera è invaso dalle auto e dagli scooter perché chi ha la licenza del bar all’interno del Belvedere lascia i cancelli aperti come se il parco fosse un’estensione dell’attività commerciale. Scarseggia la cura delle aiuole e del verde delle piazze, come in piazza Cavour dove i suggerimenti di installare i dissuasori per le aiuole (i recinti come era una volta e che vengono usati anche nelle altre città) non sono stati accolti e le persone possono indisturbatamente camminare sulle aiuole nell’assenza totale dei controlli rovinando i parti e le aiuole fiorite. Altre zone critiche sono la Pineta del Passetto, il viale di corso Carlo Alberto, le cui panchine d’estate sono utilizzate come dormitorio pubblico e dove i rifiuti e gli escrementi umani vengono abbandonati nei pressi delle panchine e delle aiuole, degrado che allontana ancora di più i cittadini italiani abbandonando il quartiere ad un’accozzaglia di etnie senza più legami con la città. Le rotatorie non hanno nessuna valorizzazione e sono spesso abbandonate e non curate.

Tutela del patrimonio artistico e architettonico decoro della zona
La valorizzazione e la salvaguardia dei monumenti della città è prioritaria. I patrimonio artistico ed architettonico va tutelato da qualunque manufatto li copra dalla vista dei cittadini e dei turisti; in tal senso i dehors vanno regolamentati ed i regolamenti vanno fatti rispettare: l’interesse del privato non può mai essere prima di quello della collettività. La destinazione delle piazze va fatta tendendo conto dell’utilizzo degli spazi pubblici rifunzionalizzandoli. Ad esempio la sede del nuovo mercato ambulante è naturalmente piazza Pertini, adeguatamente predisposta, e non la parte di piazza Roma attorno alla fontana del ‘700, perché lo spazio è troppo ristretto ed i monumenti non andrebbero assediati da manufatti. Occorre riutilizzare e riqualificare gli edifici abbandonati o sottoutilizzati e favorire la riqualificazione delle facciate dei palazzi soprattutto del quartieri Piano S. Lazzaro  anche con incentivi ai condomini (ne  beneficia anche l’ economia locale), con sgravi tasse locali come è stato fatto in passato al quartiere Archi. Incentivare la creazione di percorsi turistici, storici e culturali; Ancona ha attrattive come il Museo Archeologico dove molti reperti sono rinchiusi in magazzini, l’Anfiteatro Romano dove versa in condizioni pietose, coperture arrugginite, erbacce che ne coprono le meraviglie ma soprattutto difficile da accedere in quanto sempre chiuso ed aperto in rare occasioni, ci sono resti del porto romano coperti da erbacce. Questi sono dei percorsi interessanti da promuovere soprattutto quando sbarcano passeggeri dalle navi da crociera; attualmente invece li mandiamo alle Grotte di Frasassi o ad Urbino senza valorizzare il nostro patrimonio artistico e architettonico. Sarebbe ora che l’Amministrazione incentri le proprie forze anche sul turismo che può portare beneficio all’economia locale ed anche lavoro. Valorizzare sempre più le meraviglie del Parco del Cardeto, mettere a disposizione dei croceristi visite guidate (a pagamento). Un’altra soluzione potrebbe essere l’incentivo per i negozi (soprattutto in estate) ad essere aperti non con orario di ufficio, ma di turismo! Per esempio che senso ha avere nei mesi di luglio ed agosto, il sabato, i negozi aperti dalle ore 16/17 con le persone al mare? Non sarebbe meglio aprire alle 18/18:30 fino alle 22/24 così da invogliare le persone a girare per il centro, dare l’opportunità di comprare qualcosa, fare un aperitivo o cenare all'aperto senza per forza dover emigrare nei comuni limitrofi? La sfida è incidere sulla mentalità delle persone e degli Amministratori.

Cultura e tempo libero
Bisogna rilanciare la partecipazione all’arte, alla cultura e al gioco, contrastare la chiusura dei luoghi culturali e incentivare l’apertura di nuovi spazi pubblici per la cultura. Si dovrebbe rafforzare il centro cittadino del Piano che ne ha tutte le capacità, come luogo di incontro, passeggio e acquisti commerciali. In questi anni sono state portate avanti politiche volte alla liberalizzazione indiscriminata di apertura di negozi extracomunitari, ma nel contempo non si è consentito alle attività commerciali ed ad pubblici esercizi di affermare la propria presenza con una migliore regolamentazione. E’ mancato l’impegno dell’Amministrazione per frenare la “svendita culturale” di quartieri storici anconetani. Da ultimo c’è chi vuole strumentalizzare e vuole sacrificare sull’altare della crisi questa zona, mentre noi vogliamo provvedimenti assunti e adottati da tutte le città d’Europa che vogliono salvaguardare i quartieri storici e caratteristici come i nostri, mantenendone e tutelandone le radici culturali.

Il Consiglio Direttivo della Rete dei Comitati Civici di Ancona
email: retecomitaticivici@libero.it

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