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Elezioni comunali 2018

Elezioni comunali, Tombolini sulla Mancinelli: «Considerano i cittadini dei sudditi»

«Questa è una giunta/cantiere che non sa più come arrivare al 10 giugno. Tanto che  legittimamente c’è da chiedersi cos’hanno fatto in tutti questi cinque anni»

«Chiedete e vi sarà dato. Lo si legge nel  Vangelo. Ed è questa la frase  che oggi come oggi la sindaca renziana ed il suo gruppo di potere stanno diffondendo in tutta la città. Si chiede di metter mano al Palaveneto che sta cadendo a pezzi: bene fra poco ci si lavorerà. Mancano le centraline per controllare l’inquinamento: a giorni ce ne sarà una mobile alla Palombella. I cittadini chiedono interventi mirati per garantire la sosta produttiva: ci stanno lavorando». Così il candidato del centrodestra Stefano Tombolini sulla giunta Mancinelli.

«Insomma - continua - a meno di due mesi dalle amministrative se chiederete qualcosa alla giunta Mancinelli statene certi che vi sarà dato. Oh, poco o nulla più di una qualche bella promessa, ma vi sarà data. Sulla sicurezza che si vorrebbe garantita in maggior misura: tranquilli, ci sanno lavorando. Sulla opportunità di certe nomine a ridosso del voto: ci stanno, anzi ci hanno già lavorato. Siamo la fra le città più tassate d’Italia: ci stanno riflettendo. Questa è una giunta/cantiere che non sa più come arrivare al 10 giugno. Tanto che  legittimamente c’è da chiedersi cos’hanno fatto in tutti questi cinque anni. Di sicuro chiederanno il voto a coloro che considerano loro sudditi comunque asserviti all’egemonia soffocante del Pd e dei suoi vassalli, chiederanno ma non è detto che riceveranno. Anche perché la mia coalizione non chiede ma propone e garantisce: duecento giovani assunti, più case alle famiglie anconitane, assegno di genitorialità a chi ha solide radici nella nostra città, sostegno agli anziani a ed a nuclei con disabilità in casa. E ancora referendum propositivo senza quorum per evitare casi come quelli della antenna totem di Collemarino, interventi sulla sicurezza in città e nelle frazioni. Il boulevard su via 29 settembre quale naturale prosecuzione della spina dei corsi. Il pieno recupero di alcuni dei contenitori che da anni rappresentano ferite profonde nel tessuto storico ed  urbanistico del capoluogo. Il nostro programma è tutto nero su bianco, il loro è scritto sulla sabbia».

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