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Elezioni comunali 2018

Tombolini candidato chiama le civiche, ma D'Angelo non ci sta

Si va strutturando il fronte anti Mancinelli. Entro la prossima settimana è previsto l'accordo con i partiti del centrodestra. La Tua Ancona non ci sarà: «Non c'è stato dialogo»

Tre civiche, tre partiti tradizionali. Con l'obiettivo di salire a Palazzo del Popolo e spodestare l'attuale sindaco Valeria Mancinelli. Ci proverà, come 5 anni fa, Stefano Tombolini con una grande coalizione che si sta strutturando in questi giorni. Unione di espressioni civiche e dei partiti tradizionali del centrodestra. Questo si profila. Con l'attuale consigliere comunale di 60100 che intanto è pronto a lanciare, sabato 20, la sua Piattaforma Civica. Si tratta di un organismo federale al quale prenderanno parte, oltre 60100, anche Alleanza per Ancona (con Letizia Perticaroli chiamata a coordinarla) e una terza civica. Sull'identità di quest'ultima si fa il nome di Insieme Civico, lista nata a Jesi nel 2012, dal ballottaggio di allora al fianco del sindaco Bacci, e che poi ha tentato di esportare il suo modello anche in altre città (come a Falconara dove di recente è uscita dalla maggioranza dopo aver sostenuto il sindaco Brandoni). Il suo presidente, Marco Giampaoletti, sarà comunque alla presentazione della Piattaforma. Tombolini tenta di reclutare altri personaggi legati al mondo delle civiche prima di accordarsi con Forza Italia, Fratelli d'Italia e Lega Nord.

D'Angelo va da solo

Anche se Tombolini lo avrebbe voluto al suo fianco, Italo D'Angelo con La Tua Ancona non ci sta. L'ex candidato sindaco, sconfitto al ballottaggio nel 2013 proprio da Valeria Mancinelli, dopo mesi di dialogo con Tombolini ha deciso di non sostenere Piattaforma. «Avevo consigliato un percorso meno accellerato – dice – più dialogante per trovare un manifesto condiviso. Non si può dire "il candidato sono io e chi vuole resti". Come lista civica siamo stati sempre disposti al confronto ma al momento non ci sono posizioni favorevoli». Potrebbe essere proprio l'ex questore a ricandidarsi in solitaria, questa volta. «Io candidato? Non lo escludo ma sarà una decisione che prenderemo in sede di direttivo. Il problema non è mai il soggetto ma il progetto. In questi anni non ci siamo mai schierati per partito preso. Abbiamo fatto un'opposizione coerente se abbiamo votato anche proposte della giunta se ritenute giuste per il bene della città».

L'accordo di gennaio

L'accordo tra Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia con Stefano Tombolini dovrebbe arrivare entro la prossima settimana. C'è già un programma che, in linea di massima, è stato condiviso dalle parti. Con i tempi ci siamo. I partiti, dopo essersi detti disponibili ad appoggiarlo, erano proprio in attesa di una risposta. Entro gennaio. La tempistica è rispettata. Estremamente difficile ipotizzare una rottura dell'ultima ora. Nel centrodestra si è puntato tutto su Tombolini e si sarebbe costretti a riprendere le ricerche di un altro personaggio. Di nuovo con D'Angelo come il Pdl nel 2013? Pressoché impossibile visto che i rapporti non sono mai stati idilliaci. Da parte sua, Tombolini sa che la partita è difficile. Se non altro perché un sindaco uscente, a meno di clamorosi disastri, ha sempre una marcia in più rispetto agli avversari. È necessario un fronte compatto, dunque. Per giocarsela.

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