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Elezioni comunali 2018

La rupe di Montirozzo, Altra Idea di Città: «Una ricchezza che viene sprecata»

Così Silvia Matricardi e Loretta Boni candidate al Consiglio Comunale di Ancona per Altra Idea di Città

«L’escursione metropolitana con partenza da Largo Casanova fino alla piazzetta del Crocifisso organizzata  dalle candidate al consiglio comunale Silvia Matricardi e Loretta Boni per Altra Idea di Città con Rubini Sindaco, ha riportato alla attenzione dei cittadini una zona che, nonostante sia sotto gli occhi di tutti (cittadini e turisti), è diventata invisibile per l’incuria e l’inesistente manutenzione da parte delle ultime amministrazioni: la Rupe di Montirozzo o Parco Pacifico Ricci. Un’altra ricchezza sprecata». Così Silvia Matricardi e Loretta Boni candidate al Consiglio Comunale di Ancona per Altra Idea di Città. 

«L’interessante passeggiata è stata accompagnata dalle idee di riqualificazione del dr. in Scienze forestali e volontario di Legambiente Samuele Magnelli e dell’arch. Cristina Maria Ferrara, libero professionista appassionata del quartiere Archi, per riscoprire le potenzialità di questo spazio verde e denunciare  le pessime condizioni in cui versa. L’intento è stato quello di superare  il progetto di sistemazione limitato e a spot che poco si presta ad una zona cosi ampia e impervia, sulla quale punta il progetto con il quale l’attuale amministrazione ha ottenuto i fondi dal Ministero, e di valorizzare le peculiarità di quest’area sempre seguendo il principio fondante di Altra Idea di Città: la partecipazione, un valore aggiunto all’amministrazione comunale con le tante e valide idee di cittadini professionisti qualificati ma anche di chi vive il quartiere quotidianamente».

«Quello che è emerso è una situazione potenzialmente rischiosa, dato che gli alberi presenti, in particolare i pini, hanno sviluppato un’altezza elevata e, considerate le radici superficiali e la pendenza del versante, rischiano di cadere facilmente, ad esempio con una tempesta di vento o con una nevicata eccezionale. Si può immaginare la ricaduta economica e sociale di simili eventi. La soluzione potrebbe stare nell’attuare una serie di diradamenti mirati, per facilitare lo sviluppo di specie arboree autoctone più adatte a questi pendii, in questo modo si riaprirebbe anche la visuale tra i due livelli di accesso alla rupe, dal rione degli archi e da via pergolesi (la discesa del gas)».

«Proprio sulla differenza di livelli interviene la proposta di riqualificazione dell’architetto Cristina Maria Ferrara che suggerisce di ristrutturare il Parco Ricci su tre linee fondanti: accessibilità, visibilità e identità. Affinchè il quartiere torni a vivere il Parco e il turista sia invogliato ad attraversare gli Archi fino a raggiungere il sistema di fortificazioni della Cittadella occorrerebbe completare il percorso in quota. Collegando la terrazza del parcheggio scambiatore degli Archi (idea già prevista dall’arch. P. Piattelletti) con un ponte pedonale alla rupe, si creerebbe un percorso accessibile anche da disabili, passeggini e biciclette che termini con un meraviglioso affaccio sulla Mole, di grande impatto e con una risalita meccanica che dalla quota Porta Pia possa raggiungere largo Casanova a completamento del progetto di accessibilità. In questo modo tutti potrebbero fruire meglio di quest’area, attualmente sottovalutata, in maniera sicura».

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