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Giovedì, 18 Aprile 2024
Elezioni comunali 2018

Comunali 2018, Rubini: «Il vero lungomare dal Cardeto a Portonovo»

Il candidato di Un'Altra Idea di Città stoppa l'idea del percorso nord dal porto a Torrette per lanciare un percorso tra il centro e la baia: «Bellezza paragonabile alle Cinque Terre»

«Il Pd regionale e quello comunale stanno distruggendo il Parco del Conero». L'accusa arriva diretta da Francesco Rubini, candidato a sindaco di Ancona per Un'Altra Idea di Città che lancia la sua ricetta per recuperare l'ambiente e, in particolare, i due parchi "marini": il Cardeto e il Conero. Parchi da unificare, secondo Rubini. E da recuperare. «È la parte più bella della nostra città – dice il candidato – ma è in totale abbandono e mancano i progetti. I croceristi cosa vanno a vedere? Manca tutto e l'unica cosa che prevede questa amministrazione sono hotel da tutte le parti che però hanno un piano economico dietro». Il Cardeto, le grotte («Uniche in Italia, da candidare a patrimonio Unesco» aggiunge Rubini), e il Parco del Conero. Di qui, l'idea: «Pensiamo a un sentiero dal Cardeto a Portonovo – dice – avrebbe costi ridotti e sarebbe il vero lungomare, non come quello a nord immaginato dalla Mancinelli di fianco a una strada camionabile. Un percorso paragonabile per bellezza alle Cinque Terre. Siamo a sostegno del Parco del Conero, per colpa del Pd commissariato, che deve inglobare il Cardeto e a sostegno dell'Area marina protetta». 

Un punto forte del programma di Aidc che, tra i suoi candidati, annovera anche Riccardo Picciafuoco che del Parco del Conero è stato coordinatore del Prg. «Un lavoro del 2010 – spiega – che prevedeva 12mila metri cubi in più di edifici destinati alle aziende agricole, per il quali molte aziende si erano interessate. Il Comune ha iniziato l'adeguamento quattro anni dopo ma ha fatto decadere quel piano che avrebbe consentito, in accordo con gli operatori balneari, anche l'arretramento degli stabilimenti lato molo di Portonovo: si sarebbero recuperati 4500 metri quadrati di spiaggia anziché ricorrere sempre ai ripascimenti. Senza parlare dell'ex Mutilatini. I Verdi? Dicono di aver fatto di tutto per questo bene. In realtà il progetto di recupero, regalato dalle associazione alla città, è stato recepito ma poi il bando è andato deserto perché, come avevamo previsto, il Comune ha messo clausole troppo restrittive per i concessionari: oltre al costo della ristrutturazione servono altri 90mila euro da dare ai vecchi proprietari. Troppo. Se andremo al governo della città riprenderemo tutte le questioni lasciate irrisolte da questa amministrazione: dal Prg del Parco alla riqualificazione della Baia, dal risanamento della falesia alle pressioni affinché torni una figura a presiedere l'Ente Parco».

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