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Venerdì, 19 Aprile 2024
Elezioni comunali 2018 Falconara Marittima

Volti nuovi in consiglio comunale, ecco chi è Bruno Frapiccini

La candidatura bis dopo quella del 2013 sorride al Movimento 5 Stelle che piazza per la prima volta un suo portavoce al Castello. A prescindere da chi vincerà il ballottaggio

Una delle poche certezze del futuro consiglio comunale, ancor prima di votare per il turno di ballottaggio, è che un esponente del Movimento 5 Stelle approderà al Castello. Bruno Frapiccini, 46 anni, arbitro internazionale di pallavolo aveva già tentato la sortita con la candidatura 2013. Gli aveva detto male. Cinque anni dopo il Movimento è cresciuto. Non al 34% delle Politiche del 4 marzo ma quel tanto che basta per far scattare il seggio. «Abbiamo raddoppiato praticamente i consensi tra i falconaresi – dice - pur correndo da soli in una tornata elettorale che non è stata in generale super positiva per il Movimento. Rispetto alle comunali del 2013 siamo andati bene. Rispetto alle Politiche il nostro elettorato si conferma fluido, cosa positiva perché ci sprona sempre a fare meglio e a non dare nulla per scontato, ma lo sapevamo già. Come sapevo, per esperienza passata, che più bassa è l’affluenza e più ne paghiamo il prezzo. Appena ho avuto i dati dai seggi sull’affluenza delle 19, mi sono subito preoccupato e ho veramente avuto il timore di non prendere nemmeno il consigliere». 

Perché accade questo?

Con un’affluenza così bassa vanno a votare solo le persone che hanno un interesse o un motivo specifico: non sto parlando necessariamente di voto di scambio o intrallazzi vari, per quanto abbiamo tutta una serie di indizi che ci portano a penare che in qualche forma ce ne sia stato, soprattutto per quanto riguarda le promesse, anche forti, ma di certo il voto “libero e di opinione” è andato al mare. Il M5S non può promettere nulla in cambio del voto a questa categoria di persone, pertanto raddoppiare i voti è già stato un mezzo miracolo in questo scenario. Vuol dire che comunque siamo riusciti a creare buona aspettativa, interesse e motivazioni valide per portare al voto quasi l’11% in una competizione elettorale dove avevamo veramente tutti contro (altri 6 candidati sindaco); non solo tutte le forze politiche ma anche mezza Falconara, visto il numero delle liste e gli intrecci di parentela e amicizia che ne conseguono. Forse anche per quello molti non sono andati a votare, perché non si sono sentiti a loro agio nell’andare a votare qualcuno solo per parentela o amicizia oppure andare a votare chi veramente preferivano senza tradire il legame di sangue.

Come è stato il lavoro in questi anni? 

La qualità, il lavoro del gruppo negli anni, non è mancato, se penso a tutti gli esposti, ricorsi, accessi agli atti e proposte che abbiamo fatto, alcune arrivate anche al consiglio comunale e votate, pur senza avere un consigliere 5 Stelle. 

Come è stata la campagna elettorale? 

Una campagna proprio fatta in sordina, nella bambagia dove, per più di un motivo o per più di una scusa, una vera campagna non c’è stata. È vero che siamo stati penalizzati come M5S dall’arrivo tardivo della certificazione, come un po’ tutti i gruppi d’Italia, e su questo qualcuno prima o poi al nostro interno dovrà dare delle spiegazioni, ma a Falconara il contraddittorio è stato proprio accuratamente evitato. Sono stati organizzati meno incontri tra candidati sindaco, rispetto al 2013, e molti sono stati insignificanti dal punto di vista elettorale perché poi vera partecipazione non c’è stata: erano sempre i candidati delle varie liste praticamente ad essere presenti tra il pubblico, occupando i posti a sedere che spettavano di diritto ai normali cittadini. Infatti ho consigliato ai miei a non partecipare più o a rimanere in piedi. È evidente che i due big non hanno gradito il vero confronto, hanno avuto paura delle critiche verso il proprio operato o verso il partito che rappresentavano. Ho dovuto alzare la voce e rompere le regole più di una volta per poter avanzare delle critiche che davano poi senso alle nostre proposte. Uguale è accaduto con i media tv, che non hanno organizzato nessuno scontro a 2 e hanno solo fatto l’incontro-scontro finale tra tutti i candidati ma, avendo partecipato in 5, con meno di 2 minuti a testa a risposta, con interruzioni da parte del conduttore, ma semplicemente perché voleva dare ritmo alle interviste in una formula che era chiaramente perdente dal punto di vista dell’audience, ho dovuto essere non convenzionale con il mio modo di comunicare, pena l’appiattimento delle posizioni del M5S su quelle degli altri. Forse grazie anche a questo siamo riusciti a raddoppiare le preferenze in un contesto così avverso, non essendo noi come la Lega il cui elettorato ha una “fedeltà” meno fluida.

Qualche rammarico?
 
Rimane il rammarico dei Comitati che, per l’ennesima volta, solo a Falconara, si sono candidati contro il M5S, quando insieme avremmo potuto realmente raggiungere il ballottaggio, dove insieme sta per unica lista, sotto il nostro simbolo chiaramente, non coalizione, perché anche i bambini sanno che ci presentiamo da soli. Pretendere che il M5S, dopo il lavoro fatto, non si presentasse a queste Comunali è indice di cecità politica o incompetenza oppure semplicemente non essere a favore del M5S. Ma a questo punto perché chiedere i voti ai grillini? Così hanno preso gli stessi voti del 2013 come Fbc e Cic (solo + 19 voti), mentre un 5% in più è arrivato loro da Sinistra in Comune, la lista praticamente di Sel o Leu. A Flori sono rimasti i voti di Potere al Popolo. Se invece pensavano che non venissimo certificati, allora il problema si sposta su un altro piano, ma per discutere di questo ci vorrebbe un altro articolo. 

Come vede il Movimento 5 Stelle per il futuro? 

Siamo fiduciosi quindi per il futuro; contenti di poter parlare a nome del M5S per i prossimi 5 anni, pertanto da oggi Falconara ha un portavoce ufficiale del M5S che farà parte di una rete fatta da 4 consiglieri regionali, per il momento, 13 parlamentari, un governo nazionale con tanto di ministri e parlamentari europei. Chi può vantare una così grande forza a Falconara? Nessuno. Un peccato che i falconaresi non ne abbiano potuto approfittato, ma chi è responsabile di questo, dovrà assumersene la responsabilità politica prima o poi, per aver avuto una visione emozionale e accentratrice della politica stessa: io, in un turno di tre elezioni interne per il candidato sindaco, non mi sono manco candidato. E noi l’assemblea pubblica l’abbiamo fatta prima; da noi qualunque cittadino ha potuto partecipare, scegliere e provare a cambiare Falconara, candidandosi come consigliere o sindaco, in riunioni fatte all’interno di un locale fatto di tutte vetrine; non abbiamo fatto scegliere “alla cittadinanza” chi doveva essere il candidato sindaco tra candidati scelti dal gruppo dentro uno stanzino. Questo è il vero M5S, il resto. Manco il Pci.

Cosa farete al ballottaggio?

Venerdì sera faremo riunione di gruppo. Parleremo anche di questo. Molti nuovi attivisti hanno deciso di accettare il nostro invito, tra cui molti giovani. Perché il Movimento guarda al futuro, pertanto se il futuro guarda a noi vuol dire che stiamo lavorando bene. Se continueremo a lavorare bene e seriamente come abbiamo fatto fino ad oggi, se sapremo migliorare come gruppo, perché la perfezione non è di questo mondo, sicuramente tra 5 anni potremmo essere ancora più credibili di quanto lo siamo stati il 10 giugno e puntare più in alto, a qualcosa che porti veramente il cambiamento in città, con il giusto entusiasmo. Per il momento quindi non posso dare nessun tipo di indicazione, del resto nessuno degli altri partiti condivide i nostri obiettivi. Delle nostre proposte hanno recepito solo il fatto che parte delle accise e delle tasse debbano rimanere sul territorio: sanno pensare solo alle poltrone ed ai soldi. Se qualcosa cambierà, vedremo. Per il momento: non disturbare l’autista.  Colgo l’occasione per ringraziare personalmente e come gruppo tutti i falconaresi che hanno risposto la loro fiducia nel M5S Falconara: noi, non vi tradiremo, mai.

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