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Elezioni comunali 2018

Abitati da spostare, cohousing e pugno di ferro contro degrado: ecco Tombolini, Rubini e Diomedi a confronto

All’incontro, come già annunciato, era assente solo il sindaco uscente Valeria Mancinelli. Convergenti in molti punti i programmi dei tre candidati al ruolo di primo cittadino

Una residenza per anziani alla ex Centrale del Latte che, in alternativa, potrebbe diventare la nuova casa dei 116 residenti che vivono tra via Flaminia e via Esino, area perfetta per un nuovo polmone verde. E' solo una delle proposte emerse dal confronto pubblico di venerdì sera a Torrette fra tre dei quattro candidati sindaco. Le altre idee sono il recupero degli edifici dismessi come antidoto alla criminalità, un piano per privilegiare la mobilità urbana su ferrovia, ma anche più sottopassi per raggiungere la spiaggia pubblica del quartiere, da aggiornare con servizi adeguati e illuminazione, la revisione della rotatoria di via Conca e niente McDonald se al governo cittadino andrà la coalizione di centrodestra. A poco meno di un mese dalle elezioni comunali nella sala San Paolo della parrocchia di via Esino il giornalista di AnconaToday Stefano Pagliarini ha moderato il dibattito tra Stefano Tombolini (centrodestra), Francesco Rubini (Altra Idea di Città) e Daniela Diomedi (M5S). Il confronto è stato organizzato dall’associazione “Stop degrado a Torrette” e ha messo in piazza contemporaneamente i programmi elettorali. Eccetto uno, quello del primo cittadino uscente Valeria Mancinelli che ha rinunciato all’invito. Un’assenza sottolineata anche dal posto regolarmente allestito con tanto di nome, ma lasciato vuoto, tra la Diomedi e Rubini. Proprio quest'ultimo oggi, sui social, ha commentato: "Grave l'assenza del sindaco Mancinelli che ha disertato il dibattito dimostrando ancora una volta tutta la sua allergia alle banali regole democratiche". Presente all'incontro anche il capolista Fdi Carlo Ciccioli che queste elezioni non sono per nulla scontate e la partecipazione dei torrettani ne sono la conferma. 

Centrale del latte: tra cohusing e centro anziani

Il centrodestra vede nella ex Centrale del Latte una possibile sistemazione per chi oggi vive a via Conca tra via Flaminia e l'incrocio con via Esino, area perfetta per diventare il polmone verde di Torrette. Si tratta dunque di demolire appartamenti e spostare l'abitato per fare una zona verde «La delocalizzazione di alcuni volumi che hanno basso valore immobiliare, in parte occupati da non propietari, credo sia una soluzione possibile» ha detto Tombolini. Cohousing o una residenza per anziani invece per il M5S. Lo spunto arriva da Daniela Diomedi, in disaccordo con la proposta di Rubini di renderlo uno spazio aggregativo e sportivo polivalente: «Abbiamo 200 anziani ogni 100 giovani e nessuna residenza per anziani degna di questo nome. Lì c’è il verde e la prossimità all’ospedale, quale destino migliore?». 

Comunali 2018, incontro tra candidati sindaco

Sicurezza

La prima sollecitazione è arrivata sul tema della sicurezza con i candidati tutti d’accordo sulla necessità di implementare telecamere funzionanti e presidi di vigili di quartiere senza però arrivare a una militarizzazione della città. Per Rubini la via primaria passa per la manutenzione del verde e degli stabili dismessi: «Riportiamo persone e iniziative nei quartieri e rendiamo la città vissuta, questo è il primo antidoto contro emarginazione e criminalità». Tombolini ha proposto anche l’impiego di persone inattive nella sorveglianza di alcuni luoghi: «Giovani impegnati dall’amministrazione per fare non dico nelle ronde, ma un controllo sociale» mentre la Diomedi punta il dito sui quartieri-ghetto: «Molte persone sono state concentrate in quel modo e il mancato controllo ha fatto sì che alcune situazioni siano diventate esplosive. I canali sono integrazione, controllo e rispetto delle regole senza intransigenza». 

Viabilità a Torrette: rotatoria e McDonald

La viabilità di Torrette è legate ai grandi accentratori di traffico. Ospedale e università oggi, McDonald e nuovo Salesi domani. «Questa città ha bisogno di un piano di mobilità sostenibile per scoraggiare i veicoli privati e l’Anas deve mettere in campo un progetto serio per l’uscita dal porto-ha detto la Diomedi- bisogna attrarre fondi europei sulla mobilità pubblica». Rubini riconferma il "no" al progetto di uscita Nord con relativo intervento ai piedi della frana ed è in accordo con Tombolini sull'incentivazione della metropolitana di superfice: «Pugno di ferro con Regione e Rfi per riaprire la stazione marittima- ha detto il candidato di Altra Idea- l'unica soluzione è mettere la gente sui treni veloci e spostarli nell'hinterland in modo che si possa parcheggiare ai margini del caos e usare la ferovia per raggiungere i punti nevralgici». A Torrette fa discutere anche la rotatoria di via Conca, teatro di diversi incidenti e punto critico della circolazione: «Basterebbe un minimo di rudimenti di scuola guida per monitorare la funzionalità della rotatoria e in due ore sistemare la segnaletica verticale e orizzontale» ha detto Rubini. Duro Tombolini: «E’ stata fatta con i piedi per agevolare chi esce dal futuro McDonald, perché chi va verso l’ospedale si trova su un rettilineo e non è portato a dare la precedenza. Per essere considerata una rotatoria va allargata». McDonald che, nel caso di governo cittadino del centrodestra, non si farà: «In via Conca il parcheggio è sempre pieno, se arriva un nuovo attrattore di traffico le auto dove vanno a finire? Se dovessi diventare sindaco chiamerei i signori di McDonald e direi loro che la concessione non può più essere rilasciata».


 

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