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Politica Falconara Marittima

Brignone (Leu): «Poca compattezza tra eletti del territorio, così Le Marche contano poco a Roma»

Candidata all'uninominale della Camera, la parlamentare uscente ha le idee chiare: «A Senigallia e Falconara la priorità va data all'ambiente»

Le Marche che contano poco sul panorama nazionale. Un tema che spesso, da anni, viene dibattuto ma che poi non trova soluzioni concrete. Ultima questione dibattuta è quella del raddoppio della variante alla Strada Statale 16 che ha incontrato un nuovo stop da parte del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. I soldi stanziati ci sono ma il progetto elaborato dall'Anas non è stato sufficiente a convincere l'organo nazionale che soprintende le opere. «C'è poca compattezza tra parlamentari dei vari schieramenti e poca collegialità nelle varie situazioni – commenta Beatrice Brignone, candidata di Liberi e Uguali per l'uninominale della Camera nel collegio di Falconara e Senigallia e nel listino plurinominale di Marche Nord – Per il terremoto Ceriscioli ha chiamato per alcuni emendamenti e la mia firma non è mai mancata ma è pur vero che alla Camera il Pd era autosufficiente: una collaborazione che è stata solo formale». La senigalliese, 39 anni, deputata uscente, è stato oggi (lunedì 12) in tour a Falconara dove ha incontrato vari cittadini. Ex Pd, la Brignone è entrata in Parlamento dopo le dimissioni di Enrico Letta aderendo poco dopo a Possibile di Pippo Civati. «Quando ho lasciato il Partito Democratico – dice – al di là delle polemiche da parte di esponenti politici ho avuto l'affetto delle persone. Era anche un momento scomodo visto che eravamo in piena "bolla renziana". Sarebbe stato più comodo restare lì e vivere di rendita ma di fatto il programma del 2013 era già stato disatteso. La gente però ha capito la mia scelta».

Ora, l'avventura con Leu. «Si tratta di una scommessa di unità dopo tanti anni di frammentazione della sinistra – spiega – Grasso è una figura autorevole, una persona molto vicina anche al modo civico. Insieme a lui vogliamo portare questa proposta per Italia: arginare la destra mascherata anche sotto mentite spoglie, ritrovare parole che sinistra ha tradito». Tra i punti nel programma: la lotta alle disuguaglianze, il lavoro («Il Job Act ha tolto diritti ai lavoratori e in questi anni abbiamo visto arrivare forme di sfruttamento e schiavitù come, ad esempio, il caporalato anche in Fincantieri»), la scuola e l'ambiente. Punto, quest'ultimo, tra inquinamento e mancata o errata gestione del territorio «è estremamente importante – aggiunge – io stessa ho una casa danneggiata dall'alluvione di Senigallia. Nelle Marche abbiamo sempre vissuto con un patrimonio ambientale che però ora stiamo perdendo. Occorre avere una grandissima attenzione perché la tutela dell'ambiente potrebbe dare lavoro a tante persone. Se ne parla tanto ma poi si lavora sempre sull'onda dell'emergenza». In una Falconara che, per effetto della legge elettorale, voterà alla Camera con Senigallia e al Senato con Ancona. «Questa legge elettorale, ritagliata a favore dei gruppi dirigenziali dei partiti – crea un grande disagio nei cittadini – conclude la Brignone – ed è un ulteriore modo per allontanare i cittadini. La gente non si sente più rappresentata è questa è un'altra emergenza del nostro Paese».
 

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