Polizia nelle scuole a caccia di droga, Coscioni: «Lo Stato spende 500 euro al grammo»
L'associazione Luca Coscioni interviene sui blitz delle forze dell'ordine all'interno delle scuole: «Politica proibizionista fallimentare»
Sulla perquisizione delle unità cinofile al Podesti Calzecchi Onesti interviene l'associazione Luca Coscioni. Posizione critica, ovviamente, supportata dai numeri e nella quale viene espressa soddisfazione per le dichiarazioni del Garante dei diritti, Andrea Nobili. «Un po' di numeri arrivano da un'interrogazione parlamentare di +Europa – si legge in una nota - 2,5 milioni di euro stanziati per il contrasto di spaccio di droga nelle scuole, 2.000 agenti delle forze dell'ordine impiegati per 5 chili di stupefacente sequestrati su tutto il territorio nazionale (cannabis e hashish). Tirando le somme, ogni grammo di sostanza sequestrata è costato allo Stato 500 euro, una spesa pubblica e un impiego di risorse decisamente eccessivi. Numeri che ci fanno ben capire la portata del fallimento proibizionista».
«Si aggiunge il fatto – prosegue il comunicato - che le operazioni di polizia nelle scuole sono doppiamente pericolose perché da un lato trascinano i ragazzi, molto spesso minori, nel circuito dei tribunali macchiando indelebilmente il loro futuro e, dall'altro, le modalità con cui si svolgono le perquisizioni espongono i giovani al pubblico scherno da parte dei compagni di classe e contribuiscono a creare una sensazione di vergogna individuale, deleteria se provata in fase adolescenziale. I giovanissimi si tutelano attraverso politiche sociali di prevenzione del disagio giovanile, come abbiamo più volte suggerito, e non con un biltz in un plesso scolastico dove sono presenti dei minorenni. E anche la scuola deve trovare risposte educative, non incentivare perquisizioni di massa negli ovetti Kinder (come riportato nel comunicato sulla perquisizione)».