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Festa del Mare, il saluto della Boldrini: “Spero di incontrare operai Indesit”

La presidente della Camera nel suo saluto ha parlato del dramma dei profughi che arrivano dal mare, della crisi Indesit e in generale di quella nelle Marche e della situazione dei Fincantieri di Ancona

Bagno di folla ieri al porto per la presidente della Camera Laura Boldrini, arrivata nel capoluogo per la celebrazione della tradizionale Festa del Mare dietro invito dell’arcivescovo Edoardo Menichelli.
Molte le personalità giunte ad omaggiare la terza carica dello Stato, dalla giunta anconetana agli onorevoli Vezzali e Lodolini.
Laura Boldrini ha visitato la nuova sede del Museo tattile Omero, alla Mole Vanvitelliana, lodandone l’unicità e l’utilità artistica e sociale, e poi ha lanciato la corona d’alloro assieme all’arcivescovo.
Nel suo saluto sono stati toccati temi di stringente attualità collegati al mare, al porto di Ancona e anche, più in generale, alla crisi nelle Marche.  

PROFUGHI. Dopo ave ricordato tutti gli uomini e le donne che dal mare traggono la loro stessa vita, la presidente ha ricordato anche “ i bambini che dal mare arrivano, vengono in questo porto per cercare sicurezza e i loro genitori li affidano a persone che neanche conoscono, indebitandosi, con la speranza di un futuro migliore. Talvolta i loro figli neanche arrivano. Io ho visto tanti corpi recuperati in mare.”

INDESIT. “Mi auguro di poter presto incontrare una delegazione dei lavoratori dell'Indesit, che ha chiesto un incontro a Roma, per ascoltare le loro istanze” ha detto la presidente della Camera, parlando del piano da 1.425 esuberi presentato dal gruppo elettrodomestico, “decisioni che però ora sembrano un po’ riconsiderate”, e in generale della crisi, che preoccupa “soprattutto nel Fabrianese”.

LA CRISI NELLE MARCHE. “La crisi nelle Marche è stata durissima - ha osservato Boldrini -, continua ad essere dura, ma credo che le Marche siano una regione con grandi risorse, grandi lavoratori, persone che non si sono mai arrese davanti alle difficoltà. Penso che dopo un periodo molto difficile è arrivato il momento di rialzare la testa”.
“Qui - ha proseguito la presidente della Camera, marchigiana d'origine - abbiamo tutti i talenti, le possibilità, le qualità per superare quel modello e per reinventarne un altro più sostenibile, e più in linea con il tempo che viviamo, cioè il tempo della globalizzazione”.
“Ho fiducia in questa regione, perché come in passato è riuscita ad essere conosciuta ovunque per il modello di piccola imprenditoria, sono sicura che riuscirà a rimettersi al centro, valorizzando la bellezza, i saperi, il territorio, le risorse, perché oggi il modello di sviluppo non può più essere quello di 20-30 anni fa”.

FINCANTIERI. La presidente della Camera Laura Boldrini ha seguito e segue la vicenda Fincantieri ad Ancona: “l'evoluzione della situazione occupazionale del Cantiere navale: sì - ha detto oggi parlando alla Festa del Mare - sono state garantite da poco nuove commesse, ma non basta. La cantieristica di Ancona, con la sua storia e le sue professionalità, deve rappresentare un riferimento prioritario dell'industria manifatturiera meccanica del nostro Paese”.

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