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Contributo affitti e sussidi Covid, Gulliver: «Studenti di serie A e B»

Così una nota della lista Gulliver-UDU Ancona sul contributo affitti e sussidi Covid per gli studenti

ANCONA - Martedì 30 giugno sono state pubblicate dalla Regione Marche le modalità di accesso al contributo affitto per gli studenti fuori sede. «La lista Gulliver - UDU Ancona - si legge in una nota - ha cercato a più riprese di portare all'attenzione le richieste della componente studentesca, ma pur avendo ottenuto, a seguito della manifestazione ad Ancona del 22 giugno, un incontro con il vice presidente della Regione Anna Casini e l'assessore del Diritto allo Studio Loretta Bravi, con la Regione che ha deciso di non accogliere le nostre proposte e di continuare ad ignorare le necessità degli studenti».

Vero la Regione ha reso accessibile il contributo anche agli studenti con residenza fuori della Marche che studiano in un ateneo marchigiano. Ma contestualmente è stato specificato che questi riceveranno il bonus solo nel caso in cui dovessero rimanere fondi disponibili. Una decisione volta ad accontentare gli studenti marchigiani, ma che lascia scontento e a bocca asciutta chi, provenendo da fuori regione, ha deciso di investire il proprio futuro nelle Marche - continua la nota di Gulliver- UDU Ancona. Insomma, ci sono studenti che potrebbero rimanere esclusi da qualsiasi forma di aiuto economico, sia dalla regione ospitante sia dalla regione di residenza, nonostante continuino ad arricchire il tessuto socio culturale ed economico delle stesse. Questa scelta politica della Regione Marche è basata su un favoritismo nei confronti degli studenti residenti nelle Marche, i quali saranno chiamati al voto per le elezioni regionali di settembre. Questa divisione, basata su meri interessi politici, divide la componente studentesca in universitari di serie A e di serie B, andando a svantaggiare tutti coloro che, provenienti da regioni differenti dalle Marche, spesso sono la colonna portante delle università del territorio. Senza contare che "mancano una serie di garanzie, da noi richieste, per le famiglie degli studenti con una situazione di reddito già difficile prima dell'emergenza dovuta al Covid 19.

La nota stampa evidenzia come «la misura varata dalla Regione non garantisce un fondo dedicato agli studenti universitari, inserendo il sussidio all'interno di una misura di sostegno alle famiglie che rischia di lasciare a mani vuote una buona parte degli studenti universitari. E ci sarebbe di peggio: nonostante sia stabilita una forbice di ISEE molto ampia entro la quale è possibile presentare la domanda, non si tiene conto delle difficoltà economiche già preesistenti prima della pandemia. Infatti, i requisiti di accesso economici escludono tutti coloro i quali non hanno subito una contrazione del reddito dovuta al lockdown. In una situazione di emergenza e di crisi economica è imprescindibile aiutare, senza alcun tipo di esclusione, studenti con un basso reddito familiare. La Regione stessa ritiene uno studente "privo di mezzi" colui che ha un ISEE familiare fino a 21 mila euro e dovrebbe essere essa stessa a garantire qualsiasi forma di sussidio per questa categoria. Con questa manovra la Regione Marche ha perso l'occasione di dimostrare interesse nei confronti delle famiglia che necessitano di reale tutela economica».

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