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Emergenza Covid-19, Zaffiri (Lega): «Prioritario il tampone a medici ed infermieri»

Lo afferma il capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Sandro Zaffiri in una lettera inviata al direttore dell’Asur e al responsabile del Servizio di Protezione civile

ANCONA - «Procedere con urgenza per garantire la massima sicurezza, tranquillità ed efficienza del personale». Lo afferma il capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Sandro Zaffiri. In una lettera, inviata al direttore dell’Asur e al responsabile del Servizio di Protezione civile, segnalata anche la necessità di monitorare le scorte di ossigeno a disposizione delle strutture pubbliche e private.

Come sempre accade nelle grandi calamità e nelle situazioni di emergenza affiorano problematiche collaterali che, se non ugualmente tenute sotto controllo rispetto alla  questione principale, rischiano di pregiudicare l’andamento dei piani di intervento. E’ questa la premessa della duplice richiesta formulata in queste ultime ore dal capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Sandro Zaffiri, affinché venga effettuato quanto prima il tampone al personale medico e sanitario impegnato nella cura dei pazienti affetti da Covid-19 e, contestualmente a questa operazione, possa essere avviato il monitoraggio delle scorte di ossigeno presso le strutture pubbliche e private. «Entrambe le situazioni – rileva Zaffiri – destano più di qualche preoccupazione, da un lato per la necessità di tutelare l’incolumità di chi quotidianamente opera in prima linea cercando di fronteggiare il virus. Sull’altro fronte, viene segnalata da più parti una progressiva erosione delle scorte di ossigeno disponibili e crescenti difficoltà nel corrispondere alle richieste anche di privati cittadini che ne necessitano nelle cure domiciliari. Rispetto alla prima esigenza è indispensabile garantire a medici infermieri la possibilità di effettuare l’analisi tramite tampone, attraverso una corsia veloce e appositamente dedicata, da attivare in tempi molto rapidi. Una esigenza rafforzata anche dalla lettura dei dati odierni in fatto di personale medico sanitario in isolamento volontario (circa 600 unità su quasi 6000 casi di persone in isolamento domiciliare precauzionale).  Anche il secondo fronte di preoccupazione pare da non sottovalutare. “Vengo a conoscenza – scrive l’esponente del Carroccio in una lettera oggi inviata al direttore dell’Asur Marche, Nadia Storti, e al responsabile del Servizio di Protezione civile della Regione Marche, David Piccinini - che nella regione è raddoppiato il fabbisogno di ossigeno, le forniture, in molti punti di distribuzione (come le farmacie), stanno scarseggiando e la situazione è sempre più critica. Stessa cosa dicasi per le nostre strutture sanitarie che hanno bisogno di forniture in misura straordinaria. Una situazione di fortissima criticità – conclude Zaffiri – che va sorvegliata con la massima attenzione, prima che si cada nell’irreparabile».

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