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Gara Europea Conerobus, Rubini (SEL-ABC): «Si tutelino lavoratori ed utenza»

«La produttività Conerobus si implementa anche facendo aumentare la velocità commerciale dei bus che, ad oggi è invece tra le più basse d'Italia»

«Oggi che la vicenda Conerobus sembra avvicinarsi ad una svolta decisiva per il suo futuro ci sembra opportuno fare alcune considerazioni preventive ed un caloroso invito ad evitare mosse azzardate». Così Francesco Rubini, capogruppo di SEL - Ancona Bene Comune.

«L'attuale dirigenza Conerobus - continua Rubini - oltre ad aver compresso i costi del personale non ha certo brillato per dinamismo: i lavoratori sono stati lasciati con vecchi accordi sulla produttività ( 4 giorni di riposo annui), personale alla guida ridotto all'osso (difficoltà a prendere anche un solo giorno di ferie che, tra l'altro, si accumulano e sono un passivo di bilancio), le officine sono sotto organico e i lavoratori fanno i salti mortali per garantire l'efficienza minima dei mezzi.  Non va poi dimenticato che l'attuale gestione pur avendo avuto prezzi dei carburanti più bassi da anni, pulizia dei mezzi insufficiente a causa delle ridotte ore affidate alla cooperativa delle pulizie, ha deciso di spendere molti dei soldi risparmiati per la pubblicità. I lavoratori, nel mentre, si sono invece messi continuamente a disposizione delle richieste provenienti dalla gestione dimostrando responsabilità e dedizione non sempre ricambiate. Il Comune dal canto suo ha prodotto perpetrate politiche sulla mobilità per incentivare l'uso dell'auto privata a discapito del bus, continuando a diminuire le corsie preferenziali e lasciando le poche superstiti perennemente occupate dalle auto. 

«La produttività Conerobus - conclude il capogruppo di SEL-ABC - si implementa anche facendo aumentare la velocità commerciale dei bus che, ad oggi, grazie alle volontà capestro del Comune è invece tra le più basse d'Italia. Questa amministrazione rischia dunque di celebrare il funerale del servizio di trasporto pubblico locale a cui loro stessi hanno contribuito. Con la A.T.I. annunciata con BusItalia, si rischia una privatizzazione strisciante tutta a danno dei lavoratori e dell'utenza. Chiediamo dunque al Sindaco e alla sua giunta di organizzare al più presto un Consiglio Comunale dedicato sul tema. Chiediamo a chi governa questa città di discutere, di non perseguire l'ennesima trattativa privata per la svendita di un bene comune così importante come il trasporto pubblico locale».

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