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Cobas Marche contro il decreto sicurezza del Governo

I Cobas Marche esprimono radicale dissenso verso le misure del Governo e aderiscono alla settimana di mobilitazione contro il decreto Salvini

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

Il 28 novembre 2018 il decreto sicurezza è stato definitivamente approvato dalla Camera dei Deputati ed è diventato legge. Il decreto, cavallo di battaglia della Lega, ma di fatto sottoscritto e condiviso dalla quasi totalità dei parlamentari del M5S, e votato anche dagli esponenti di Fratelli d’Italia e Forza Italia, porta a pieno compimento le premesse poste da Minniti e fa sue molte delle rivendicazioni della più becera destra sovranista e neofascista nostrana, imprimendo una svolta xenofoba e autoritaria nell’ordinamento giudiziario, come mai era accaduto precedentemente nella storia della nostra Repubblica. Ma oltre a dare sfogo agli istinti più reazionari di quella parte del nostro paese che esprime una rabbia cieca e scomposta nei confronti dei migranti, il decreto dichiara guerra ai poveri e attacca frontalmente la libertà di espressione e le pratiche di aggregazione sociale. Non solo, quindi, l’abrogazione del permesso di soggiorno per motivi umanitari, l’allungamento dei termini per la concessione della cittadinanza e la possibilità di revoca della stessa, l’esclusione dal registro anagrafico dei richiedenti asilo, lo smantellamento del sistema SPRAR, l'estensione temporale del trattamento nei Cpr, la, insomma, generalizzata restrizione del sistema di accoglienza e la criminalizzazione dell’essere migrante, ma anche sanzioni più severe per chi promuove od organizza l'occupazione di terreni ed edifici, la reintroduzione del reato di blocco stradale, l’introduzione del reato di esercizio molesto dell'accattonaggio, l’estensione del DASPO urbano, sanzioni più aspre per i parcheggiatori abusivi, la possibilità di sperimentare l’utilizzo della pistola a impulsi elettrici anche per i corpi di polizia municipale di tutti i capoluogo di provincia, la possibilità per i sindaci di disporre limitazioni agli orari di vendita degli esercizi commerciali interessati da "fenomeni di aggregazione notturna" anche in zone non centrali, l’ossessione per il decoro.

A fronte di questo scenario inquietante, i COBAS Scuola Marche, che già in precedenza si sono espressi contro quell’agibilità politica che da tempo ormai è conferita impunemente ai movimenti di estrema destra, esprimono forte preoccupazione per una legge che istituzionalizza la guerra contro gli ultimi, marginalizzando ed escludendo dal tessuto sociale quelle persone che più avrebbero invece bisogno di solidarietà e strumenti di reale integrazione, e aderiscono alla settimana di iniziative e mobilitazioni territoriali antirazziste contro il decreto Salvini che avrà luogo dal 2 al 9 febbraio. Ben consapevoli che non è dai palazzi del potere che arriverà un’inversione di marcia, ma è dalla forza di quell’antirazzismo e antifascismo che trova incarnazione nei movimenti, nei comitati territoriali, nei sindacati di base, nei componenti di quella società solidale incarnata da figure quali Mimmo Lucano, che bisogna partire per vincere il razzismo di stato e dare nuovo vigore all’agire collettivo.

Cobas-Comitati di Base della Scuola delle Marche 12 gennaio 2018

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