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Ciccioli contro Rubini e Crispiani, sale la tensione per l'evento di CasaPound: scatta il presidio antifascista

i centri sociali hanno indetto una contro manifestazione per sabato davanti alla sede della Banca d’Italia al motto: “In piazza contro CasaPound e contro ogni fascismo e razzismo"

Sale la tensione sull’evento organizzato da CasaPound sabato prossimo alle ore 17, quando a largo fiera della Pesca sarà presentato il libro “Corporativismo del Terzo Millennio” di Filippo Burla in compagnia dell’esponente di CasaPound Marche Michele Iozzino. Un evento per il quale nel capoluogo si dibatte ancora tra chi difende la libertà di espressione, fosse anche portatore di cattive idee e chi invece non ci sta a difendere la libertà di chi richiama i valori del ventennio fascista. Da una parte Le destre e i Radicali Marche e dall’altra sinistre tra cui anche il Pd, ANPI, sindacati, centri sociali e sigle antifasciste che, dopo le ultime dichiarazioni del portavoce regionale di Fratelli d’Italia Carlo Ciccioli, hanno indetto una contro manifestazione per sabato davanti alla sede della Banca d’Italia al motto: “In piazza contro CasaPound e contro ogni fascismo e razzismo, Ancona non tollera CasaPound”.

L'intervento di Ciccioli

Proprio sul concetto di tolleranza era intervenuto Ciccioli stamattina con un comunicato in cui spiegava: “Chiedere di vietare la presentazione di un libro in una sala cittadina da parte di una associazione politica come Casapound, è una vergogna cittadina. Manifestazione del peggiore “fascismo” come lo intendono loro. I veri fascisti sono gli attuali anti-fascisti. Qui non si tratta di un corteo provocazione o di una manifestazione di apologia. E’ un libro contro il pensiero “unico dominante”, non sempre condivisibile, ma comunque oggetto di una riflessione intellettuale. E “fascismo”, sempre nel senso come lo intendono loro, è intimidire il gestore di una struttura in concessione per revocare l’uso, a pagamento, della sala, che in passato è stata utilizzata da tutti i partiti politici, dal PD a Fratelli d’Italia, nonché da varie Associazioni culturali e di spettacolo. A parte la stupidità della propaganda involontaria a Casapound, che penso ringrazierà, ritengo intollerabile l’episodio, non la presentazione del libro. Ricordo al Sindaco Valeria Mancinelli che l’avanguardia di tale grave intimidazione sono gli stessi che hanno fatto occupazioni abusive e provocazioni in città, in passato, contro la sua stessa Amministrazione comunale. Quindi due pesi e due misure? Quando sono contro di Lei, allora chiama la Polizia, quando sono contro gli altri è tutto giusto. E’ vero che siamo in tempo di elezioni e di ruote, ma gli anconetani sanno che sono stati trattati come bestie per quattro anni e mezzo di sua amministrazione e alla vigilia del voto di primavera, abiti nuovi, restauro, trucco e parrucco. A Giampieri, Presidente del’Autorità Portuale, che secondo me non ci crede, ma è succube di tutto questo “teatrino”, vorrei ricordare che dopo le elezioni politiche di primavera cambierà l’aria e molte coperture salteranno, da Delrio in giù, e quindi è meglio comportarsi bene. Purtroppo lo spirito antifascista di questi giorni che aleggia su Ancona è lo stesso che io ricordo quaranta anni fa, durante gli anni di piombo, quando, sempre qui ad Ancona, impedivano volantinaggi, affissioni manifesti e comizi a chi la pensava diversamente. Nello stesso periodo, quando uccidere un “fascista non era reato”, assassinarono a colpi di chiavi inglesi in testa ben 24 persone della Destra nei modi più orribili, solo per ricordarlo, lo studente del Liceo di Milano Sergio Ramelli, perchè aveva osato parlare contro gli extra parlamentari nella sua scuola, sfondandogli il cranio a colpi di chiavi inglese, e i fratelli Mattei a Roma, bruciati vivi nella loro casa, solo perchè il padre, netturbino, era segretario della sezione dell’MSI di Primavalle. Quel clima generò i tristissimi anni di piombo e mi sembra che tiri anche oggi una brutta aria.

La replica di SEL-ABC

Un comunicato a cui è arrivata la pronta risposta dei consiglieri comunali SEL-ABC Francesco Rubini e Stefano Crispiani che, ricordando come i fascisti i libri li abbiano sempre bruciati, ribaton“le dichiarazione di Carlo Ciccioli non stupiscono, ma al tempo stesso ci indignano. La sua presa di posizione in difesa di CasaPound è la naturale conseguenza della sua storia politica vissuta tra e con i fascisti. È la solita destra che, mascherata ormai da anni con abiti istituzionali, non smette di strizzare l'occhio alle forze eversive della destra fascio - criminale italiana. Consigliamo dunque a Ciccioli di evitare di evocare i fantasmi degli anni di piombo di cui è stato protagonista politico e non solo e di ripassare piuttosto la Costituzione figlia della resistenza, grazie alla quale si è anche seduto sugli scranni del Parlamento che, proprio il fascismo, aveva ridotto a bivacco di manipoli; in quel testo può facilmente rintracciare i valori fondanti della nostra Repubblica, valori indisponibili ad ogni compromesso con ogni forma di fascio-razzismo, valori antitetici a quelli professati da CasaPound e da ogni altro rigurgito neo fascista. Per chi propaganda certa spazzatura la Costituzione non tollera nessuno spazio politico e culturale. Ciccioli se ne faccia una ragione: il fascismo è fuori legge”.

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