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Il Pd si divide ma alla fine vincono i no: addio alla stazione Ancona Marittima

Giunta e capogruppo Pd sulla linea della giunta Mancinelli. Escono dall'aula Giancarli e Volpini mentre votano a favore della mozione salva stazione Movimento 5 Stelle, Lega Nord, Forza Italia e Fratelli d'Italia

Il Pd regionale si divide sulla stazione marittima. La giunta, con il presidente Ceriscioli e l’assessore Sciapichetti, si schiera con la giunta anconetana e l’Autorità Portuale sul fronte del no. Con loro la maggior parte del gruppo consigliare Pd e della maggioranza ma con i distinguo dei democratici Giancarli e Volpini, che escono dall’aula al momento del voto in merito alla mozione del Movimento 5 Stelle che chiedeva il salvataggio della fermata. Vota con le opposizioni anche Rapa (Uniti per le Marche). La mozione viene comunque bocciata con 15 voti contrari e 11 favorevoli.

Una lunga discussione. Il capogruppo 5 Stelle, Gianni Maggi parla di “decisione scellerata che disattende i programmi politici. A questo punto non va dato fede né ai programmi, né al Def. Questa assemblea è connivente con le amministrazioni del Pd. Il Pd ha reso la città di Ancona barbona e maltrattata. Gli elettori sapranno che tra tutte le perle c’è anche questa”. Secondo il capogruppo 5 Stelle, il Pd regionale si è allineato al sindaco di Ancona, Valeria Mancinelli, che con la sua giunta, si è detta favorevole alla chiusura. Sulla stessa linea anche l’Autorità Portuale.  A spiegare i motivi della chiusura, lo stesso governatore Ceriscioli. “Motivi di sicurezza, anzitutto – ha esordito in aula – per i quali  è necessario intervenire. C’è un solo progetto che è finanziato ma lo stesso trova la contrarietà di Ancona e dell’Autorità Portuale. Ancona Marittima è bellissima dal punto di vista di impatto con la città ma dal punto di vista funzionale è molto debole”.

La giunta ha fatto anche due conti nelle sue tasche. Il progetto di Rfi di messa in sicurezza costa 820mila euro. Allestire un collegamento dalla stazione centrale al centro con filobus o comunque un trasporto gomma a impatto zero costerebbe – preventivo Conerobus – circa 28mila euro. “Un conto è il romanticismo, un conto è la realtà” ammonisce l’assessore Sciapichetti. Sulla linea della giunta il capogruppo Busilacchi ma non il compagno di gruppo Giancarli. “Sono per difendere la stazione marittima – ha detto quest’ultimo – ma dopo aver registrato le varie volontà ha deciso di non partecipare al voto”. Con Giancarli, anche Volpini ha deciso di abbandonare l’aula. Insieme al Movimento 5 Stelle hanno votato anche Lega Nord, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Oltre, come detto, l’esponente di maggioranza Boris Rapa. Dunque, dal 13 dicembre, sipario sulla stazione di Ancona Marittima. Per pendolari si prospetta la discesa alla stazione centrale e l’imbarco sulla nuova navetta che il Comune di Ancona metterà a disposizione in aggiunta alle corse urbane.

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