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Case popolari prima agli italiani: «Firmano anche gli stranieri»

Ancona 60100 sta raccogliendo le firme e ha fatto tappa al mercato del Piano, quartiere multietnico per eccellenza: «Su 100 alloggi sono 20 vengono assegnati ad anconetani»

Oltre 200 le firme raccolte in poco più di due ore da Ancona 60100 per modificare i criteri di assegnazione dell'edilizia residenziale pubblica. Il consigliere Comunale Stefano Tombolini ha chiamato a raccolta le persone con il megafono illustrando la proposta in Piazza d'Armi, nei pressi del mercato del Piano, cuore multietnico del capoluogo dorico. «Oggi – si legge in una nota - su 100 alloggi assegnati 80 vanno alle nuove cittadinanze e soltanto 20 alle famiglie anconetane. Basando invece le assegnazioni soprattutto sui criteri della proporzionalità (87% di anconitani e 13% di nuove cittadinanze) si punta a ricondurre sotto controllo una situazione diventata insostenibile e cronica, per di più aggravata dalle assegnazioni discrezionali di alloggi destinati a situazioni di emergenza».

Tombolini, insieme ad Arnaldo Ippoliti, l'altro consigliere di 60100, hanno già uno schema di delibera e le firme servono a sostenerlo. Secondo la civica il problema è sentito da tanti anconetani ma anche da molto stranieri che vivono da decenni in città e che si sentono anconetani a tutti gli effetti. «Molti – dicono da 60100 - anche i non italiani che hanno firmato e compreso l'obiettivo della proposta che vuole reintrodurre equità e sostenibilità». Altri gazebo per raccogliere le firme si terranno sabato 20 ottobre nella piazzetta di Torrette (Palazzo Viola) e sabato 27 in piazza Salvo d’Acquisto.

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